L’Emilia Romagna è la regione ‘dove si mangia meglio al mondo’. Lo ha scritto Forbes, il periodico più letto nelle fasce più abbienti di molti Paesi e che conta tra i suoi lettori personaggi come Roman Abramovich, Bill Gates, il Sultano del Brunei. La rivista ha dedicato un ampio reportage all’Emilia Romagna, proclamandola come la regione dove c’è la miglior cucina al mondo.
‘Se chiedete ad un italiano dove si trova il cibo migliore, quasi sempre la riposta sarà ‘da mia madre’. Ma se si parla di regioni la risposta più probabile sarà ‘in Emilia Romagna’, la fantastica regione del centro-nord che si trova nella fertile valle del Po’, scrive l’inviato David Rosengarten (www. forbes. com/sites/drosengarten/2013/11/28/italys-grea test-gastronomic-treasure-emilia-romagna-the-secrets-behind-the- secret/), che ha anche redatto un elenco dei ristoranti da non perdere: si va dall’Europa 92 di Modena, passando per Il Cappero alle Mura e Zoello Ristorante di Castelvetro di Modena, fino a Trattoria dai Muganai e Ponterosso, entrambi a Monteveglio, Bologna.
‘Quando si cerca di spiegare il fenomeno solitamente si indica lo straordinario numero di prodotti e piatti della regione tra i quali il Parmigiano Reggiano, l’aceto balsamico, il prosciutto di Parma, i tortellini e molto altro. Tuttavia – prosegue il mensile americano – dopo un recente viaggio in questo paradiso gastronomico, la sensazione è che non sia solo un gruppo specifico di prodotti a contribuire alla reputazione gastronomica della regione. Anche in Emilia-Romagna, come ovunque ci sia la cucina creativa, hanno un ristorante stellato Michelin di cucina molecolare, l’Osteria Francescana. Ma sul menù ci sono le tagliatelle alla bolognese. Guardando alla cucina creativa dell’Emilia-Romagna si scopre che molti piatti si basano sull’anima gastronomica della regione. La potente connessione degli chef con la loro patria non può essere abbandonata. Chi si reca in Emilia Romagna di solito si concentra sulle Grandi 5, le città che, come gioielli di un diadema, si trovano lunga l’autostrada principale. Partendo da nord-ovest si trovano Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena e Bologna, la Grassa, con i suoi ristoranti e le sue simpatie comuniste’.
Noi di GreenPlanet troviamo una dimenticanza piuttosto grave l’assenza di Ferrara, patria, per fare un esempio, del pane, da molti giudicato, il migliore d’Italia.
L’assessore regionale al Tursimo e commercio Maurizio Melucci parla entusiasta di ‘uno straordinario riconoscimento per le nostre eccellenze, i nostri prodotti, i nostri chef e le nostre città definite gioielli di un diadema’.