“Un quarto della biodiversità del nostro pianeta si trova nel suolo. Abbiamo letteralmente un tesoro sotto i piedi, e il nostro cibo e il nostro futuro dipendono da questo tesoro”. A dirlo, il Commissario UE per l’ambiente Virginijus Sinkevičius. Il suolo è una risorsa importantissima: trattiene CO2, purifica l’acqua e nutre le piante. Senza suolo fertile, semplicemente non c’è vita.
Ma la salute del suolo è minacciata dall’attività umana: tra l’altro, da un’agricoltura che non ne rispetta i cicli naturali, come spiega il rapporto FAO “Global soil pollution assesment”.
Per formare un centimetro di terreno fertile ci vogliono fino a 10.000 anni, mentre per rovinare irrimediabilmente un campo bastano pochi decenni di attività agricole non sostenibili. Il suolo è quindi una risorsa non rinnovabile.
Secondo l’ISPRA (Istituto Superiore Protezione e Ricerca Ambientale), un terzo del suolo italiano risulta degradato, e ogni anno se ne perdono circa 50km2 a causa dell’urbanizzazione.
Ciò nonostante, la salute del suolo è un argomento spesso trascurato quando si parla di crisi ambientale e cambiamenti climatici.
È per questo che è stata lanciata “La Compagnia del Suolo” – una campagna d’informazione di Cambia la Terra promossa da FederBio: “Durante la campagna – spiega l’organizzazione – abbiamo girato lo Stivale da nord a sud per individuare la presenza di pesticidi nei terreni agricoli e informare sull’importanza della salute del suolo. Abbiamo percorso più di quattromila chilometri, incontrato decine di esperti e parlato con centinaia di consumatori e produttori. Sotto il sole estivo e le piogge torrenziali, abbiamo visitato i campi e le piazze d’Italia per diffondere un messaggio: il suolo è una risorsa preziosa che finora non abbiamo protetto. Dobbiamo cambiare rotta. Subito”.
Quali sono i risultati delle analisi? Saranno resi noti durante l’evento finale della campagna in programma il 27 aprile a Roma.
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Fonte: Ufficio stampa FederBio