Spetterà al Parlamento europeo che nascerà dalle elezioni del prossimo maggio approvare la proposta di nuovo regolamento che riguarda il biologico e l’etichettatura dei prodotti bio in Europa, presentata nei giorni scorsi a Bruxelles e basata sulla grande consultazione pubblica lanciata dalla UE nel 2012. Tre gli obiettivi principali: garantire i consumatori, sostenere i produttori, facilitare il passaggio degli agricoltori alla produzione biologica.
Cinque le misure previste: armonizzare le norme, rafforzare i controlli, introdurre un sistema di certificazione di gruppo per i piccoli produttori, dare regole al commercio internazionale, ridurre i costi amministrativi.
Il sistema basato sulla prevenzione del rischio sarà rafforzato nonostante non ci sarà più l’obbligo di verifica annuale per tutti gli operatori. Questo tramite l’introduzione di un sistema di certificazione di gruppo per piccoli produttori mirato a ridurre i costi di registrazione e controllo nonché la burocrazia generale.
Un altro obiettivo è quello di creare network locali, migliorare la qualità dei prodotti e incoraggiare i piccoli produttori a produrre biologico. Al tempo stesso tutti i produttori saranno soggetti ai controlli di qualità.
Il ministro Maurizio Martina è intervenuto al Consiglio Ue Agricoltura che ha avallato la proposta sottolineando le priorità del prossimo semestre di presidenza Ue dell’Italia (inizio il 1 luglio 2014). ‘È nostra intenzione lavorare sul biologico. Si tratta di un comparto straordinario per il quale siamo al top in Europa e nel mondo’.
Secondo Martina, la proposta della Commissione è ‘un passo in avanti sulla promozione del biologico che risponde alle nostre esigenze’.