In Sicilia gli ‘stati generali’ del vino bio

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Anche il vino troverà grande spazio all’interno di Bio-Mediterraneo, il grande spazio coordinato dalla Regione Sicilia a Expo 2015, che radunerà 12 Paesi affacciati sul Mare Nostrum, accomunati dalla millenaria cultura mediterranea del cibo.

Parallelamente, a giugno, un mese dopo l’apertura ufficiale di Expo, la Sicilia ospiterà gli ‘Stati Generali del vino biologico’, organizzati in collaborazione con Unione Italiana Vini e coordinati dal Corriere Vinicolo, organo ufficiale di informazione di UIV, nel contesto della decima edizione di Enovitis in Campo.

 

È questo l’evento di natura informativa, organizzato da Unione Italiana Vini e Veronafiere-Fieragricola, rivolto alle professionalità del settore vitivinicolo che si articola in diverse attività: prove in campo di macchine e attrezzature, seminari, convegni, giornate divulgative e pubblicazioni dedicate.

Non è un caso che sia l’Italia, e la Sicilia in particolare, a volere il vino come grande protagonista sotto i riflettori di Expo: con i suoi 67 mila ettari coltivati, l’Italia è il terzo Paese al mondo come superficie vitata secondo i canoni del biologico. E la Sicilia è la prima regione in assoluto, con oltre 25 mila ettari, equivalenti a circa il 40% del totale, e una produzione di 1,2 milioni di quintali uva, pari al 23% del totale nazionale.

Agli ‘Stati Generali del Vino Biologico’ parteciperanno esperti di tematiche biologiche provenienti da tutto il mondo. Si farà il punto sullo stato di salute del vigneto biologico mondiale, si metteranno a confronto tecniche di produzione e discipline regolamentari, ma si guarderà soprattutto ai mercati, per capire se il bio – con il suo forte richiamo alla tematica della sostenibilità – ha ancora margini di crescita.

La Regione Sicilia ha fortemente voluto ospitare Enovitis in Campo concedendo alla manifestazione il patrocinio e la location: l’evento infatti si terrà presso la storica Azienda Vitivinicola Baglio Biesina, di proprietà della Regione, uno dei più antichi e prestigiosi bagli siciliani, che risale agli inizi del ‘900, situato in una zona significativa per la produzione vitivinicola siciliana, la ‘via del Marsala’ che collega Marsala a Salemi, territorio vocato all’enologia grazie ai terreni argillosi e al clima caldo e umido.

 

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