Ennesimo attentato alle produzioni biologiche calabresi: più di 80 piante di olivo della biodiversità regionale rase al suolo, in provincia di Reggio Calabria, a Laureana di Borrello, nell’azienda agricola Biologica Fattoria Sant’Anna.
Venerdì scorso ignoti durante la notte si sono inseriti nell’azienda e tagliato un impianto di uliveto, le cui piante facevano parte della ricca biodiversità della Calabria, recuperate con tanti sforzi da parte dell’azienda che, in questi anni, si è impegnata nella creazione di un giardino delle piante e dei frutti perduti.
Sempre più frequenti gli attentati alle aziende aagricole biologiche in Calabria, un fenomeno che danneggia sempre più assiduamente queste aziende, portatrici di un modello di sviluppo sostenibile del territorio, dove l’agricoltura non si è caratterizzata per le buone pratiche, anche se proprio l’agricoltura è l’attività prevalente.
In meno di un anno sono stati perpetrati cinque attentati ad aziende associate ad AIAB Calabria, rappresentanza regionale dell’Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica, organizzazione impegnata, tra tante altre attività per lo sviluppo, a combattere in prima fila contro l’illegalità anche nelle zone più esposte e controllate dalla criminalità.
Salvino Moro, produttore che ha subito con la sua famiglia l’attentato e presidente regionale dell’AIAB, denuncia: ‘E’ uno stillicidio che sembra non avere fine, bisogna che la politica e le forze dell’ordine prendano provvedimenti mirati alla tutela e sicurezza delle aziende biologiche, solo cosi si riuscirà ad affrontare questo percorso difficile di sviluppo, ma necessario in Calabria’.