Impressionante aumento degli incendi boschivi

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 Oltre 4.700 incendi boschivi hanno interessato l’Italia dal 1 gennaio al 31 luglio 2012, con 24mila ettari di superficie percorsa dal fuoco, suddivisi in circa 14 mila ettari di superficie a bosco e circa 10 mila ettari di superficie mista. Lo rileva il Corpo forestale dello Stato. Il confronto con i dati rilevati lo scorso anno, nello stesso periodo di riferimento, desta preoccupazioni. Si evidenzia, infatti, un aumento rilevante dei roghi, con circa il 93% in più di incendi rispetto allo stesso periodo del 2011. A questo si associa anche un significativo aumento della superficie totale percorsa dal fuoco, circa il 63% in più rispetto allo scorso anno, con un più marcato aumento di quella a bosco pari a oltre il 110%.

Nel primo trimestre dell’anno, a causa delle particolari condizioni climatiche, si sono verificati un numero di incendi superiore alla media del periodo, soprattutto nelle Regioni del Centro-Nord, mentre nel corso dell’estate le maggiori criticità si stanno riscontrando in Sardegna, Campania, Calabria, Puglia, Toscana e Lazio. Ancora una volta si evidenzia l’elevata incidenza delle origini dolose degli incendi boschivi. Per questo motivo, il Corpo forestale dello Stato ha intensificato i propri presidi in quei territori considerati maggiormente a "rischio", grazie al personale del Nucleo Investigativo Antincendio Boschivo (Niab), che dall’inizio dell’anno ha denunciato a piede libero per il reato di incendio boschivo 276 persone e ne ha tratte in arresto sette in flagranza di reato.

Numerosi incendi stanno avvolgendo, in questa prima parte di agosto, l’intera regione Sicilia. I vigili del fuoco sono impegnati a domare le fiamme in 15 diversi fronti: a Palermo, da Castronovo di Sicilia, dove sabato ha perso la vita un forestale, a Monreale, Aliminusa, Borgetto, Altofonte, Geraci Siculo, Castelbuono e Santa Cristina Gela. Riguardo il rogo, divampato nella discarica di Bellolampo, che ha bruciato la collina intorno al capoluogo siciliano per quasi una settimana, il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, crede che dietro le fiamme ci siano interessi criminali. Per chiarire coinvolgimenti e responsabilità, la Procura della Repubblica ha aperto un’inchiesta.

L’incendio divampato nella provincia di Trapani sta mettendo in pericolo l’intera riserva dello Zingaro, un parco naturale del quale non è rimasto praticamente più niente, nonostante l’intervento dei vigili del fuoco e degli uomini della forestale e della protezione civile, non supportati, almeno secondo le dichiarazioni del sindaco di San Vito lo Capo, dall’intervento dei canadair, impegnati negli altri numerosi roghi della regione. Evacuati gli ospiti del villaggio Calampiso a scopo precauzionale.

In provincia di Messina, ci sono ancora mezzi aerei in azione a Sant’Angelo di Brolo, a Santa Lucia del Mela e a Mistretta, dove da terra operano anche i vigili del fuoco. Nella zona un forestale, impegnato nelle operazioni per spegnere l’incendio, è caduto in un burrone ferendosi. Un altro grande incendio è divampato ad Avola, in provincia di Siracusa, mentre in provincia di Catania, alle falde dell’Etna, le autorità sono preoccupate per un grosso rogo a Linguaglossa.

Contro gli incendi boschivi il Ministero delle politiche agricole e il Corpo forestale dello Stato, in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile e il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, hanno confezionato una nuova campagna mediatica con un protagonista d’eccezione: l’attore Terence Hill. Il video (visibile a questo link), della durata di 30 secondi, mostra un agente del Corpo forestale dello Stato che monta a cavallo ed attraversa boschi maestosi e radure di incantevole bellezza, mentre voci fuori campo informano che ‘ogni anno a causa degli incendi vengono distrutti….ettari di bosco, ossigeno e muoiono…animali’. Arrivato in una radura l’attore si ferma, si guarda intorno e quando la telecamera lo inquadra in primo piano, svela la sua identità, l’attore Terence Hill, che rivolto al pubblico esclama: ‘Non bruciare il tuo futuro, se avvisti un incendio boschivo, chiama subito il 1515 del Corpo forestale dello Stato’.

Anche i politici si stanno occupando della piaga degli incendi. ‘Il vertiginoso aumento degli incendi – la maggior parte dei quali dolosi – e delle aree boschive andate in fumo nei primi sette mesi dell’anno destano allarme e rappresentano una vera emergenza nazionale, che non risparmia neanche le zone di pregio del nostro territorio come riserve e parchi e che miete vittime innocenti. Per fare fronte a questo fenomeno, in crescita del 93% rispetto al 2011, servono risorse adeguate, sia finanziarie che umane, per la tutela del nostro patrimonio boschivo.

Oltre che assicurare la piena operatività del sistema satellitare di controllo roghi previsto dalla Legge 353/2000, bisogna fare la massima attenzione a non indebolire i presidi antincendio. Bisogna inoltre verificare che dietro l’escalation degli incendi non ci siano interessi speculativi o, come potrebbe accadere in alcune Regioni tra le quali la Sicilia, interessi legati alla gestione degli stagionali forestali e all’industria dell’antincendio. In ogni caso è urgente rafforzare i sistemi di vigilanza e presidio del territorio. Torniamo a sollecitare, infine, anche l’istituzione di un censimento nazionale delle aree percorse da fuoco, quale strumento detentivo capace di limitare a monte le speculazioni’, lo afferma Ermete Realacci, responsabile green economy del Pd.

 

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