TEA & vitigni resistenti: a che punto siamo?

TEA vino

Condividi su:

Facebook
Twitter
LinkedIn

Il CREA rilancia il proprio impegno sulle Tecnologie di Evoluzione Assistita (TEA) e sui vitigni resistenti, ma con un nuovo obiettivo: valutarne anche la sostenibilità economica e le ricadute sul sistema agricolo. È quanto ha dichiarato il presidente Andrea Rocchi in occasione del talk “TEA & vitigni resistenti: a che punto siamo?”, organizzato dal CREA a Vinitaly 2025.

Temi strategici per la viticoltura del futuro, i vitigni resistenti e le TEA sono due filoni di ricerca ampiamente percorsi dal CREA, con i primi successi alle porte. Entrambi, infatti, consentono di aumentare ed arricchire la biodiversità: il primo creando nuove varietà resistenti alle principali malattie fungine, il secondo generando nuovi cloni di varietà già note ed importanti nel panorama viticolo italiano.

I vitigni resistenti sono varietà ottenute tramite incrocio naturale da un genitore nobile ed un genitore donatore di polline resistente (detti anche Piwi), con un pedigree importante, la cui qualità è vicina a quella dei più rinomati vitigni autoctoni. Complementare ai Piwi sono le TEA, che consentono di ottenere nuovi cloni migliorati di varietà già esistenti, autoctone oltre che internazionali, meno suscettibili alle malattie e agli stress biotici e abiotici.

All’incontro, insieme ad Andrea Rocchi, sono intervenuti Riccardo Velasco, direttore CREA Viticoltura ed Enologia, e Giangiacomo Bonaldi Gallarati Scotti, presidente Federdoc, che ha evidenziato le attese del mondo produttivo verso questa innovazione. Marco Stefanini, presidente Fondazione Piwi, e Sara Zenoni, docente dell’Università di Verona – Edivite, hanno raccontato lo stato di avanzamento delle loro ricerche.

A chiudere il talk è stato Luca De Carlo, presidente della IX Commissione Agricoltura del Senato, che ha posto l’attenzione su due aspetti centrali riguardo alle TEA: la brevettabilità dell’invenzione, come giusto compromesso tra chi ha inventato la pianta e chi dovrà metterla a terra, e l’importanza della comunicazione nel trasmettere messaggi positivi su agricoltura e ricerca.

La Redazione

Notizie da GreenPlanet

news correlate

INSERISCI IL TUO INDIRIZZO EMAIL E RESTA AGGIORNATO CON LE ULTIME NOVITÀ