I governi di 10 Paesi dell’area mediterranea hanno lanciato la costituzione di un Osservatorio dell’Innovazione sull’Ecosistema del Mediterraneo che seguirà gli scenari del progresso nel campo dell’agricoltura, e cercherà di riempire i divari di conoscenza nell’innovazione dell’agro-alimentare. L’organismo è stato varato nei giorni scorsi al CIHEAM di Bari (filiale italiana del Consorzio di Alti Studi Agronomici del Mediterraneo con sede centrale a Parigi e filiali anche a Montpellier, Saragozza e Creta), in occasione della riunione del 18 e 19 gennaio della Mediterranean Innovation Partnership (MIP), una rete che si impegna a favorire la creazione di imprese giovanili e il trasferimento tecnologico nel settore.
I membri della rete MIP (Albania, Algeria, Egitto, Giordania, Italia, Libano, Palestina, Tunisia, Marocco, Serbia, Macedonia, Bosnia-Erzegovina e Kosovo) hanno annunciato che l’Osservatorio coinvolgerà tutti gli attori nella raccolta e nell’analisi di informazioni rilevanti che descrivano gli scenari di innovazione nell’agroalimentare nel Mediterraneo. Nella due giorni di incontri a Bari sono stati espressi i problemi e le soluzioni di tutti i protagonisti della catena di innovazione (come centri di ricerca, ministeri, imprese, agenzie per il trasferimento tecnologico), concentrandosi in particolare sui temi fondamentali per accompagnare la crescita dell’imprenditoria giovanile nel settore. Il piano d’azione approvato a Bari per il biennio 2018-20 punta a rafforzare la rete, implementare le attività di cooperazione e consolidare i dialogo per sostenere la catena dell’innovazione per le imprese giovani a livello locale e internazionale.