Il biologico adesso in Italia vale 3 miliardi

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Si è svolto il 19 gennaio alla fiera Marca di Bologna il convegno ‘Biologico, un mercato sicuro’ nel corso del quale Silvia Zucconi di Nomisma ha tracciato una sintesi dell’andamento del settore in Italia. Negli ultimi 2 anni, la vendita dei prodotti biologici è aumentata del 44%. Nel 2016, in Italia, tutto il comparto bio ha raggiunto un valore di 3 miliardi di euro. In aumento anche le esportazioni, che hanno toccato il valore di 1,6 miliardi.

‘Nel 2000 il biologico era davvero una nicchia – ha sottolineato l’esperta – con solo lo 0,7% del mercato. Oggi siamo a quota 3%. Un articolo che ha molto successo, e che lo scorso anno ha raggiunto un valore di 84 milioni di euro, è la confettura bio. Ma anche la frutta secca è in crescita, con un valore di oltre 24 milioni di euro. Buona performance anche per le verdure di quarta gamma con 21 milioni; ma qui i margini di sviluppo sono davvero molto ampi’.

Silvia Zucconi ha tracciato un identikit del consumatore biologico: centro Italia, titolo di studio elevato, reddito medio/medio-alto. In 4 anni è aumentato l’indice di penetrazione nelle famiglie: si è passati dal 53% del 2012 al 74% del 2016, con un aumento di 1,2 milioni di famiglie che hanno effettuato almeno un acquisto.

‘Arriveremo al 20% del mercato in un arco di tempo breve – ha affermato con enfasi Roberto Pinton, segretario di Assobio – anche perché i più sensibili sono i giovani, che poi si portano avanti l’abitudine anche in età adulta’.

Vladimiro Adelmi di Coop Italia ha confermato il trend di crescita spiegando che un vasto assortimento favorisce l’acquisto di un numero sempre più ampio di consumatori.

Roberto Zanoni, direttore generale di NaturaSì e presidente di AssoBio ha lanciato l’idea di una commissione, un organismo indipendente che possa monitorare i prezzi dei prodotti biologici alla produzione, un ponte che possa interfacciarsi con i distributori e dialogare con le catene dei supermercati e dei negozi specializzati. ‘Il lavoro della commissione dovrebbe essere di far accendere la lampadina davanti a un prodotto biologico dal prezzo troppo basso – ha detto Zanoni – per evitare problemi che destabilizzano il mercato. Il biologico vero va tutelato’. 

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