Biofach 2014 ha lanciato quest’anno Organic 3.0, la nuova fase del settore biologico a livello mondiale. In breve, dopo la fase pionieristica e quella delle regole (certificazioni) e insieme della espansione commerciale (marchi, negozi e supermercati bio), è cominciata l’éra della sostenibilità, del biologico non solo applicato ai prodotti ma ai processi produttivi, all’ambiente e – certamente – anche la fase della trasparenza e della sostenibilità sociale.
IFOAM, che a livello mondiale riunisce tutte le associazioni e gli organismi che si occupano di biologico, ha lanciato dalla fiera di Norimberga la sua campagna per Organic 3.0. E ha anche fatto il punto sul settore. Il biologico registra una crescita continua a livello internazionale. Il fatturato mondiale ha raggiunto i 63.8 miliardi dollari, in crescita del 27% dal 2008 al 2012; sono 37,5 milioni gli ettari coltivati con metodo biologico in tutto il mondo; i produttori sono 1,92 milioni.
Il mercato europeo è guidato dalla Germania, con un giro d’affari di 6,6 miliardi di euro, seguita dalla Francia, con 3,8 miliardi di euro. I Paesi con la maggiore spesa pro capite per il bio sono Svizzera e Danimarca, con oltre 160 euro all’anno. A livello internazionale, l’80% delle aziende agricole che praticano l’agricoltura biologica, su un totale di 1,8 milioni, si trovano nei Paesi in via di sviluppo, con l’India al primo posto, seguita dall’Uganda, dal Messico e dalla Tanzania.
La crescita maggiore, per quanto riguarda i terreni coltivati dagli agricoltori bio, riguarda l’Asia, con un incremento pari a 0,9 milioni di ettari. La crescita maggiore è stata registrata in Cina, India e Spagna. Un terzo dei terreni bio si trova in Oceania (33%), seguita dall’Europa (29%) e dall’America Latina (18%). L’Australia presenta l’area coltivata più vasta, per un totale di 12 milioni di ettari, seguita dall’Argentina (3,8) milioni, e dagli Stati Uniti (1,8 milioni).
IFOAM significa International Federation of Organic Agricolture Movements. La Federazione ha il settore sotto controllo perché ne è ampiamente rappresentativa grazie soprattutto alla sua autorevolezza. A Norimberga IFOAM ha eletto il nuovo board di vertice del Gruppo Europeo. Ecco le nomine. Presidente: Christopher Stopes, EcoS Consultancy, United Kingdom; vice presidente responsabile delle normative: Sabine Eigenschink, Austria Bio Garantie, Austria; vice presidente per le strategie generali: Thomas Fertl, BIO AUSTRIA; tesoriere; José Luis García Melgarejo, ECOVALIA, Spagna.
Sono consiglieri del board: Dominique Marion, FNAB, Francia, Jan Plagge, Bioland e.V., Germania, Aira Sevón, Finnish Organic Association – Luomuliitto Ry, Finlandia, Albena Simeonova, Bulgarian Organic Products Association, Bulgaria, Bavo van den Idsert, Bionext, Olanda. Come si vede, l’Italia è esclusa.