Offrire un contributo concreto all’introduzione di pratiche innovative nell’agricoltura italiana: questo l’obiettivo del Convegno Internazionale di Agricoltura Biodinamica ‘Tradizione e innovazione: domande per l’agricoltura del futuro‘ che si terrà dal 24 al 27 novembre a Capua, in una delle aziende bio-dinamiche più grandi della provincia di Caserta e della Campania – l’azienda agricola ‘La Colombaia’ – e in uno dei territori agricoli di maggiore rilevanza, dove più si evidenzia l’importanza di un intervento di valenza ambientale. Giunto alla sua trentesima edizione, l’appuntamento annuale del movimento biodinamico vuole coinvolgere gli agricoltori, i consulenti, gli studiosi, ma anche i consumatori interessati alla buona qualità alimentare: nei tre giorni avranno l’opportunità di lavorare assieme sul metodo, conoscendo direttamente le realtà e i processi di eccellenza che fanno oggi della biodinamica una pratica agricola dal grande potenziale.
Per gettare le basi per l’agricoltura del futuro e offrire spunti innovativi al settore, nel pieno rispetto della tradizione, durante il convegno si prenderanno in considerazione alcune linee guida per una articolazione nuova e più efficace del movimento biodinamico, attraverso esperimenti di lavoro sociale, utili per costruire un metodo di lavoro per il mondo rurale; ci saranno infatti sessioni dedicate al confronto e attività pratiche sulle migliori applicazioni della biodinamica, che, se applicati, oggi consentirebbero alle aziende di raggiungere grandi traguardi qualitativi.
Il 30° Convegno Internazionale di Agricoltura Biodinamica vede la partecipazione di esperti internazionali e di rappresentanti di rilievo del movimento biodinamico: Claudio Elli, veterinario esperto in medicina antroposofica; Carlo Noro, uno dei maggiori esperti agricoltori biodinamici; la Fondazione le Madri, il primo nucleo di servizi per il mondo agricolo biodinamico; il gruppo italiano dei consulenti in agricoltura biodinamica; Jean-Michel Florin, responsabile internazionale del Movimento; Antonello Russo e Carlo Triarico, presidenti rispettivamente dell’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica e della Demeter Italia, l’ente di certificazione delle produzioni biodinamiche; i consiglieri dell’Associazione Biodinamica; i consiglieri della Demeter; i responsabili delle sezioni regionali di agricoltura biodinamica in Italia; Martin von Makensen, responsabile della più importante scuola di agricoltura biodinamica della Germania; Michele Codogno, ricercatore in botanica ambientale Università di Trieste; Fabio Brescacin, amministratore delegato del gruppo EcorNaturasì.
La Colombaia si estende su una superficie di 100 ettari, di cui 25 in tunnel freddi, articolati in tre corpi aziendali tutti destinati alla produzione di ortofrutta da agricoltura biodinamica; specializzata nella produzione di ortaggi invernali (quali ad esempio cavolo rapa, rucola, insalate), primaverili (quali ad esempio zucca, pomodoro, melone) e frutta (pesche, albicocche, susine, mela annurca). La produzione viene lavorata presso lo stabilimento di confezionamento di Capua, nella quale è presente anche una linea per il confezionamento degli ortaggi in IV gamma. La Colombaia è anche una struttura agrituristica con piccolo centro benessere, certificata dall’ICEA quale bio-agriturismo.
(per maggiori informazioni sul convegno: info@biodinamica.org)