Natura Nuova: sostenibilità nei fatti, non solo nelle parole

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La sostenibilità è per Natura Nuova imprescindibile del proprio saper fare. Una sostenibilità che coinvolge molti degli aspetti produttivi, e non solo, che caratterizzano l’attività dell’azienda romagnola. Tant’è che ha anche stilato e promosso un proprio “Manifesto della sostenibilità” nel quale ha messo per iscritto 13 impegni per il presente e per il futuro, dall’agricoltura sostenibile ai processi produttivi più efficienti e virtuosi, dal packaging alle energie alternative, per difendere l’ambiente e le persone con scelte concrete.

Natura Nuova, ed esempio, è stata la prima in Italia a lanciare sul mercato un doypack completamente riciclabile (al momento utilizzato per la polpa di mela Frullà Classico Pink Lady®). Si tratta del Pouch5®, busta monomateriale a elevata barriera completamente riciclabile senza alluminio, realizzata dall’italiana Gualapack, leader mondiale dei sacchetti preformati con beccuccio. Non a caso all’ultima edizione del concorso “Call for Good Ideas” il CONAI – Consorzio Nazionale Imballaggi per la raccolta di buone pratiche in materia di etichettatura ambientale, ha premiato Natura Nuova proprio per l’etichetta informativa e “trasparente” del Frullà Classico Pink Lady®.

Così come per le confezioni 3×200 ml della linea Frullà Drink utilizza il brik ecosostenibile Tetra Crystal®, realizzato per l’86% con materiali provenienti da fonti vegetali, con un maggiore contenuto di carta FSC (+8%) e una minore presenza di plastica (-12%) e alluminio (-7%). Completamente riciclabile, garantisce un risparmio del 14% di emissioni di CO2 rispetto alla confezione precedente. Inoltre, la cannuccia inserita nel brik è realizzata con carta certificata PEFC ottenuta al 100% da fonti naturali e rinnovabili.

Il packaging utilizzato per le confezioni di Seitan, Tempeh e Tofu è certificato FSC perché prodotto con materiali che provengono da foreste gestite in maniera responsabile.

E sempre in tema di packaging, in questo 2022 sono stati cambiati anche gli imballi secondari che permettono una riduzione del 30% di cartone utilizzato, -20% di energia consumata grazie a investimenti in macchine e tecnologie innovative, minor utilizzo di film plastico per la pallettizzazione e maggior stabilità degli imballi.

Fonte: Ufficio stampa Natura Nuova

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