Il Distretto Biologico delle Marche lancia un’iniziativa per ampliare la diffusione del biologico, rendendolo più accessibile e competitivo. Secondo quanto riportato da Il Resto del Carlino, il progetto mira a superare la percezione del biologico come prodotto di nicchia, favorendone l’inserimento nel consumo quotidiano.
Giovanni Battista Girolomoni, presidente del Distretto Biologico delle Marche, ha dichiarato: “Non basta coltivare il bio. Bisogna che esca dalla nicchia e per fare questo sta per partire un grande progetto: il Distretto Bio Marche”.
Il progetto durerà due anni e prevede tante iniziative. Girolomoni ne anticipa alcune: “Innanzitutto potenzieremo la comunicazione, anche via social per fare conoscere le qualità del bio, che sono la certezza del prodotto, la sua sanità e la sua bontà. Saremo protagonisti anche sulla stampa e sulle tv per fare conoscere il bio marchigiano”. Grande sarà lo sforzo, aggiunge Girolomoni, per “la formazione degli operatori, corsi riservati agli agricoltori ma non solo, anche ai consumatori. Organizzeremo incontri di divulgazione del bio“.
Si punterà dunque a ottimizzare la filiera produttiva e a sensibilizzare i consumatori, garantendo qualità e sostenibilità senza perdere di vista l’aspetto economico.
Girolomoni, realtà di riferimento nel settore bio e tra i promotori del Distretto, sostiene l’importanza di questa svolta per rafforzare il ruolo delle Marche come territorio d’eccellenza per l’agricoltura biologica.
Fonte: Il Resto del Carlino