Fuga nel green con la casa di argilla e paglia

unnamed%20%281%29_51.jpg

Condividi su:

Facebook
Twitter
LinkedIn

Una casa di argilla e paglia. E’ quella che ha ultimato, sull’Appennino Parmigiano, in cima a una collina di Cafragna di Fornovo, il grafico milanese Carlo Gazzi, fuggito dalla metropoli per dare una svolta alla sua vita. Ne ha scritto ‘la Repubblica’ e l’iniziativa ha sollevato molta curiosità. Si tratta di una casa su due piani in autonomia energetica di 140 metri quadrati.

La tecnica di costruzione è antica, viene ancora usata nei villaggi più sperduti dell’Africa e dell’Asia e vede nei Paesi sviluppati, in Europa in particolare, dove veniva ancora utilizzata nelle campagne fino all’immediato dopoguerra, una sorprendente ripresa. Nel 2015 persino Roma ha visto realizzare un’abitazione del genere, nel quartiere Quadraro. Rispetto a quella tradizionale, è una tecnica comunque riveduta e corretta, in linea con la tendenza delle costruzioni green a impatto zero, antisismiche e perfettamente anti-rumore, messa a punto fin dagli Anni Settanta da alcuni architetti controcorrente in Francia e Germania. Anche in Italia le prime case in argilla e paglia sono state realizzate in quegli anni, sull’Appennino Marchigiano e in Abruzzo.

Nel caso di Cafragna dalla Francia è arrivato nel maggio 2016 l’architetto Olivier Sherrer specializzato in queste costruzioni ed ha formato, con un vero e proprio workshop, i muratori e lo stesso Gazzi. Oggi la casa ha due bagni, cucina, stanze da letto con pavimenti di larice e spazi per la creatività. La struttura portante è in legno, sul tetto i pannelli solari garantiscono l’energia sufficiente, i fornelli sono ad induzione. I materiali di partenza vengono assemblati per realizzare un composto molto resistente, funzionale ed eco-sostenibile. L’isolamento termico è garantito dalle proprietà dell’argilla, che con la paglia costituisce le pareti.

Nel 2010 è nata l’associazione italiana di costruttori Edilpaglia, partendo dalla convinzione che gli edifici realizzati con ampio uso di materiale vegetale hanno buone caratteristiche di isolamento termico e acustico, e resistono bene ai terremoti. Altri vantaggi sono il costo basso e la velocità di realizzazione. Secondo le imprese del settore è possibile usare questi materiali anche nelle zone portanti degli edifici, cosa che la legislazione italiana non consente. I costruttori utilizzano pertanto il legno, altro materiale rinnovabile, mentre per intonacare i muri sono usati terra cruda e calce. 

 

Seguici sui social

Notizie da GreenPlanet

news correlate

INSERISCI IL TUO INDIRIZZO EMAIL E RESTA AGGIORNATO CON LE ULTIME NOVITÀ