Le aziende del fotovoltaico stanno lottando per garantirsi fette di mercato nel settore degli impianti domestici di piccola taglia. Secondo un recente sondaggio della società lombarda Ener20, infatti, circa l’80 per cento degli italiani sarebbe disposto a pagare 2,5 euro al mese pur di sviluppare le energie rinnovabili e circa il 77 per cento degli intervistati vorrebbe installare un impianto fotovoltaico sulla propria abitazione.
Ma resta lo scoglio di un investimento comunque importante per le famiglie, che può arrivare a circa 7 mila euro per ogni kW di potenza installata. Su questo punto si stanno quindi dando battaglia le aziende di rinnovabili, a suon di campagne che garantiscono un impianto fotovoltaico ‘a costo zero’.
E’ il caso, ad esempio, di ‘Sole Mio’ di Sorgenia, nato in collaborazione con la Cooperativa Sociale Abn, che consente al cliente di diventare autoproduttore di energia elettrica da fotovoltaico, a zero spese: la società installa infatti pannelli fotovoltaici gratuitamente sul tetto delle case dei cittadini che aderiranno all’iniziativa, cedendoli in comodato d’uso per vent’anni.
L’azienda si occupa dunque, a proprie spese, della progettazione, dell’installazione e della manutenzione successiva dell’impianto. Il risparmio sulle bollette è di circa il 50% perché tutta l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico e contemporaneamente consumata dall’abitazione, sarà gratuita.
Ci sono poi, le offerte ‘chiavi in mano’ in cui le aziende del fotovoltaico si occupano anche dei permessi tecnici e dei lavori accessori oppure, come nel caso della Ekos Impianti di Fiume Veneto, anche della ricerca di partner finanziari o istituti bancari dove aprire conti correnti dedicati.
Il mercato è appetibile sia per le aziende di assicurazioni (contro il furto dei pannelli), che per gli istituti di credito.
La più recente è la partnership tra l’azienda fotovoltaica EDF ENR Solare e Consum.it, azienda di credito al consumo del Gruppo Montepaschi Spa. Chi installa un impianto fotovoltaico con EDF ENR Solar inizia a pagare le rate solo quando l’impianto è entrato effettivamente in funzione cedendo elettricità al GSE.
Tale cessione è ricompensata dal Gestore dei Servizi Energetici mediante la corresponsione delle tariffe incentivanti previste dal Conto Energia. Le rate sono quindi pagate, all’azienda installatrice, solo quando già coperte dagli incentivi statali ricevuti, senza costi aggiuntivi, dalle famiglie che avranno installato un impianto fotovoltaico sui tetti delle proprie abitazioni. Anche in questo caso il proprietario dell’impianto ottiene un risparmio sulla bolletta, dato dal consumo di energia prodotta e autoconsumata.
Secondo un’ipotesi formulata dall’azienda, prendendo ad esempio un piccolo impianto di 3 kWp installato su un tetto residenziale (inclinato di 25° ed esposto a Sud) in Emilia Romagna, allacciato alla rete nel primo semestre del 2012 (con beneficio, dunque, delle tariffe incentivanti del Quarto Conto Energia) e che funzioni in regime di scambio sul posto con autoconsumo di energia elettrica per il 50% della produzione, si possono guadagnare 337,7 euro all’anno. L’incasso mensile è infatti di 159,39 euro e supera il valore dell’ipotetica rata da corrispondere, pari a 147,25 euro.
Un impianto fotovoltaico, dunque, ad impatto zero sull’ambiente, ma ad impatto positivo sul portafoglio delle famiglie in crisi.