La questione delle tracce di sostanze non autorizzate nei prodotti biologici, soprattutto pesticidi, è stata uno dei temi più scottanti durante lo sviluppo del nuovo Regolamento UE sul bio. Ne abbiamo parlato più volte anche noi di Greenplanet ( vedi news 1 e vedi news 2 ) e il dibattito resta aperto.
Ad oggi, se queste sostanze vengono rilevate viene avviata un’indagine ufficiale per individuare la fonte e la causa della contaminazione. Un prodotto può infatti essere venduto come biologico solo se non emergono non conformità gravi o critiche e fino alla conclusione dell’indagine tale prodotto non potrà essere proposto come bio.
Un tema che ha suscitato diverse reazioni e accesi confronti. Da un lato, è fondamentale tutelare i consumatori di prodotti biologici dalle frodi. Dall’altro, i pesticidi provenienti dall’agricoltura convenzionale possono essere presenti ovunque, rendendo a volte difficile identificare con precisione l’origine e la causa della contaminazione. Le indagini sistematiche, seppur necessarie, possono risultare onerose, costose e rischiare di contribuire allo spreco alimentare.
Per garantire indagini ufficiali efficaci e in linea con il Regolamento biologico UE 2018/848, FiBL ha pubblicato un “Vademecum sulle indagini ufficiali sui prodotti biologici”, un manuale che offre linee guida sui metodi e le tecniche di indagine, frutto di un lavoro collaborativo tra 25 esperti provenienti da otto Paesi, tra cui gli italiani Samanta Rosi Bellière, Roberto Maresca e Roberto Pinton.
Il vademecum esamina vari aspetti di un’indagine ufficiale, partendo dall’analisi di laboratorio, che generalmente costituisce il primo passo, per poi proseguire con l’identificazione delle possibili fonti e cause della contaminazione e le tecniche di indagine disponibili per determinarle.
I suoi autori sottolineano che il documento non esprime posizioni, ma si tratta di uno strumento puramente tecnico, progettato per supportare chi è direttamente coinvolto nelle indagini ufficiali.
Fonte: FiBL