FederBio più forte. Carnemolla confermato

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L’Assemblea dei soci di FederBio (Federazione Italiana Agricoltura Biologica e Biodinamica) ha definito il nuovo assetto statutario e organizzativo oltre a rinnovare gli organi sociali. Paolo Carnemolla (nella foto) è stato confermato presidente. Eletti vicepresidenti Matteo Bartolini (CIA), Andrea Bertoldi (coordinatore sezione bio di Alleanza Cooperative Italiana) e Carlo Triarico (Associazione per l’agricoltura biodinamica).

Carnemolla, assistito dai tre vice, guiderà un nuovo ufficio di presidenza composto anche dai quattro consiglieri con specifiche deleghe: Marco Lamonica, Roberto Pinton, Maria Grazia Mammuccini e Paolo Frigati.

L’assemblea ha costituito un significativo ed utile passaggio da ‘federazione ombrello’ a ‘federazione sistema’, ovvero ha stabilito i presupposti per l’esaltazione delle diverse componenti della filiera, produttori agricoli, trasformatori e preparatori, distributori. Le sezioni soci degli Organismi di Certificazione, dei Servizi e dei Mezzi Tecnici, dei Tecnici e Ricercatori assumeranno nel corso dei prossimi tre anni la connotazione di un soggetto economico che possa gestire servizi integrati per il sistema biologico nazionale.

Nella fase preliminare al rinnovo degli organi e alla definizione del nuovo Statuto, CIA e Anabio hanno proficuamente dialogato con Paolo Carnemolla, ricandidato a presidente, per favorire la nascita di una rinnovata Federazione la cui impostazione consentirà a FederBio di evolvere in maniera decisa e rapida a ‘organizzazione interprofessionale’ di riferimento per il settore biologico e biodinamico italiano.

CiIA e Anabio sono fortemente convinti che FederBio possa valorizzare il ruolo della produzione agricola italiana attraverso la costituzione di OP e OI multiprodotto biologiche così come previsto dall’azione 2 ‘Politiche di filiera’ del Piano strategico nazionale per lo sviluppo del sistema biologico del ministero delle Politiche Agricole.

A contribuire alla realizzazione di una piattaforma politico-professionale così ambiziosa la CIA ha indicato come proprio rappresentante Matteo Bartolini, già presidente del Consiglio europeo dei giovani agricoltori dal luglio 2013 al settembre 2015. Matteo Bartolini, membro della Direzione nazionale della CIA e presidente del Gruppo di Dialogo Civile (GDC) sulla Politica Agricola Comune, è un giovane agricoltore, da 11 anni produttore biologico la cui azienda è collocata sulle colline dell’alto Tevere umbro.

L’assemblea del 1 dicembre di FederBio lo ha eletto vicepresidente e coordinatore della sezioni dei soci ‘Produttori agricoli’. La CIA e FederBio gli hanno chiesto innanzitutto di favorire l’aggregazione del mondo della produzione e le relazioni stabili con gli altri attori del comparto, della trasformazione, della distribuzione e del commercio nonché di favorire la riforma del sistema di certificazione come indicato nel documento Vision Federbio 2020 approvato nel corso dell’assemblea.

 

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