Alla Conferenza ‘European Algae Biomass’ svoltasi a Bruxelles è emerso che gli impianti eolici offshore potrebbero diventare punti di ancoraggio per la coltivazione di macro alghe. Da questi vegetali si puo’ produrre bioetanolo. Le alghe potrebbero costituire un enorme potenziale energetico per l’Europa.
Una piattaforma che permetta di farle asciugare per poi procedere alla loro lavorazione, può dar vita ad una ‘fattoria oceanica delle alghe’.
La prima realizzazione di questo tipo è realtà in Olanda. Ma oltre a quelle che noi conosciamo come alghe ci sono anche le microalghe, quelle piccolissime che ci appaiono solo come una sfumatura verde sull’acqua.
Sul potenziale di queste ultime, che si possono coltivare in un qualsiasi specchio d’acqua, esistono diversi progetti sperimentali per produrre biodiesel.
Negli Stati Uniti si scommette sul potenziale energetico delle alghe. Infatti negli USA sono stati investiti oltre 3 miliardi di dollari per progetti di sviluppo delle biomasse dalle alghe.
L’Europa per ora è meno generosa. I paesi leader nello studio del settore sono la Germania e la Francia, quest’ultima impegnata nel produrre mangimi animali prodotti per l’alimentazione umana e integratori alimentari.
Dal canto suo la Commissione europea ha cofinanziato un primo progetto per valutare le potenzialità che offrono le alghe per produrre bio-carburanti.
Altri tre progetti pilota sono al vaglio dell’Unione Europea, uno finalizzato alla produzione di biogas e gli altri due a quella di biodiesel.
©GreenPlanet.net – Riproduzione riservata