Il governo britannico dovrà sostenere in modo più deciso le energie rinnovabili marine (eolico offshore, energia dalle maree e dalle onde).
L’obiettivo è di fare dell’Inghilterra il Paese leader mondiale in questo settore, potendo contare sulle maggiori risorse in Europa, garantite dai forti venti oceanici e dal vasto numero di isole e promontori. Maree e onde potrebbero generare oltre il 20% dell’energia necessaria alla Gran Bretagna. Lo riferisce l’Energy and Climate Change Committee.
L’ECCC ha precisato che l’energia marina può fornire più di 27 GW di capacità entro il 2050, con il grosso dei macchinari adatti a queste tecnologie che potrebbero essere economicamente sostenibili dopo il 2020.
Il Committee ha raccomandato vengano comunque reperiti nuovi fondi per il settore, considerando che i 20 miliardi di sterline appena rilasciati a Londra dal ministero dell’Ambiente non saranno sufficienti a sostenere il settore fino alla soglia della sua autonomia economica, raggiungibile appunto – secondo gli esperti – a partire dal 2020.
L’argomento è di grande interesse per il nostro Paese, circondato da migliaia di chilometri di costa marina.
Come GreenPlanet ha riferito a suo tempo, qualche cosa si sta muovendo in questa direzione nella Laguna di Venezia dove si stanno sperimentando tecnologie e strumenti che sfruttano a scopo energetico il moto ondoso.