La moda, la profumeria, il design, il mondo della comunicazione hanno scoperto la sostenibilità, l’ambiente, la natura nella sua biodiversità da tutelare, l’attenzione ai materiali e al loro riciclo. L’effimero è diventato ecologia. Ci si può interrogare se sia una tendenza dettata solo da motivi di immagine o se sia realmente una nuova consapevolezza, quindi una svolta nel modo di sentire e di operare. Questa riflessione ci viene dalle notizie sempre più numerose che pubblichiamo e che sono la testimonianza di questo fenomeno, che comincia ad avere dimensioni davvero grandi. Si susseguono appuntamenti che raccontano di storie di riconversione di prodotti e di servizi verso una dimensione green.
Il consumatore vuole sapere, è sicuramente molto interessato a questo mondo ma noi ci domandiamo ogni volta, ad ogni notizia, ad ogni incontro di settore, spontaneamente, da che parte stare, se crederci o no. E il più delle volte rispondiamo che sì, è vero, dentro a questa dimensione dell’effimero, dell’immagine, della bellezza, ci sono storie di passioni forti e vere, ci sono abilità sorprendenti e intelligenze, c’è arte, c’è professionalità coltivata con impegno e serietà, c’è un’economia importante per il nostro Paese, c’è una sostenibilità certificata. Ben venga l’effimero green che effimero è sempre meno ma che effimero ancora è per darci quel tanto che serve di relax, di divertimento, di gioia di vivere.
Antonio Felice