“Demeter non è solo uno standard”: a Biolife il racconto del “Futuro Bio” tra terra, salute e cultura

Demeter Biolife

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“Demeter non è semplicemente uno standard, è una pagina di storia che ha reso possibile un vero e proprio movimento agrosociale capace di fare cultura”. Così Giovanni Buccheri, direttore di Demeter Italia, ha sintetizzato per GreenPlanet lo spirito che anima il progetto “Futuro Bio”, un nuovo di sensibilizzazione culturale che mira a diffondere una rinnovata consapevolezza sull’importanza di scelte agricole e alimentari capaci di rigenerare la terra e tutelare la salute dell’uomo.

L’iniziativa promossa da Demeter con il sostegno del MASAF – Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste è stata protagonista nei giorni scorsi a Biolife, nella Südtirol Lounge della fiera di Bolzano.

Il percorso “Futuro Bio” è stato approfondito durante l’incontro, dal titolo “Alimentazione e agricoltura bio, alleati per un futuro sano e consapevole” attraverso il dialogo tra esperti e operatori del settore sul legame profondo tra la salute della terra, la qualità del cibo e il benessere umano. Accanto al presidente Buccheri sono intervenuti Renata Alleva, nutrizionista e specialista in Scienza dell’Alimentazione, e Giovanni de Gramatica, agricoltore biologico del Maso del Gusto di Trento.

Nel suo intervento, Alleva ha sottolineato l’urgenza di ripensare le abitudini alimentari in chiave preventiva: “Uno stile di vita sano potrebbe evitare fino a undici milioni di morti ogni anno”, ha ricordato, spiegando come l’equilibrio del microbiota intestinale — il “nostro secondo cervello” — dipenda dalla biodiversità della dieta e dall’ambiente in cui viviamo.
Una dieta biologica o biodinamica, povera di residui chimici, riduce l’esposizione a contaminanti e può contribuire alla prevenzione di disturbi cognitivi, disfunzioni metaboliche e tumori.

A portare la voce dell’agricoltura è stato Giovanni de Gramatica, che ha raccontato l’esperienza quarantennale del Maso del Gusto, tra le prime realtà italiane a convertirsi al biologico. “Il compito dell’agricoltore non è tanto quello di portare qualcosa alla natura, ma di creare le condizioni perché la vita possa tornare a esprimersi”, ha detto, ribadendo il valore educativo del biologico e la necessità di avvicinare i giovani al legame con la terra.

Nel suo contributo conclusivo, Buccheri ha ricordato come la missione di Demeter, nata nel 1927 dal movimento dell’agricoltura biodinamica, continui oggi attraverso iniziative di sensibilizzazione come Futuro Bio: “L’agricoltura biodinamica è nata per difendere la qualità delle produzioni e la salute dell’uomo e della terra di fronte all’uso crescente della chimica in agricoltura. È un atto di coraggio e di cura verso l’ecosistema. Oggi le realtà certificate Demeter sono anche biologiche e rappresentano un modello agricolo e culturale fondato sul rispetto, sulla consapevolezza e sulla responsabilità verso il pianeta”.

Chiara Brandi

Notizie da GreenPlanet

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