La fragola biologica esiste e ha dimora a Palagianello, in provincia di Taranto, cuore del Parco Naturale Terra delle Gravine, patrimonio naturalistico di inestimabile valore che mantiene inalterato l’equilibrio della biodiversità.
L’Azienda Cosmo-Bio di Carmelo Mansueto, coltivatore di fragole da agricoltura biodinamica dispone di tre serre per la fragolicoltura di 4.000 metri quadri ognuna. In una di queste è stato installato un impianto di diffusione audio che emette musica a 432 Hz. “Le piante, così come anche noi esseri umani, beneficiano di queste frequenze, rispondendo con la produzione di fitormoni che regolano la loro crescita e la maturazione dei frutti. È facile notare, specie al mattino – ci racconta Carmelo – che gli steli fiorali sono più sollevati come tendessero verso le vibrazioni emesse dalle casse acustiche. Lo sviluppo vegetativo è sensibilmente accentuato e questo si può notare sia per le piante di fragole che per le piante spontanee, tanto che le addette alla scerbatura manuale, preferirebbero che si spegnesse la musica. La musicoterapia ha anche un effetto corroborante sulle piante, rendendole più resistenti alle avversità biotiche e abiotiche. La nostra è un’azienda a ciclo chiuso. Abbiamo, infatti, un piccolo allevamento di mucche e galline che alimentiamo con i prodotti coltivati da noi. Non utilizziamo concimi derivanti da chimica di sintesi, ma solo quelli di origine organica. L’uso di tecniche tradizionali, quali la rotazione delle colture o l’utilizzo di insetti utili, rende il terreno fertile e sano. Tutti gli scarti vegetali di lavorazione vengono compostati in azienda”.
Alla Cosmo-Bio, la corsa alla GDO non esiste. Il conferimento per le destinazioni commerciali avviene per metà alla volta di mercati europei: Belgio, Germania, Francia. L’altro 50% è invece destinato a NaturaSì, per eccellenza la rete italiana del biologico e del biodinamico.
Maria Ida Settembrino