Certificati, biologici, amici degli animali e dell’ambiente. Sono i nuovi cosmetici, la cui parola d’ordine è: sostenibilità.
Un imperativo visto che, secondo i dati dell’associazione Skineco, in tutta Europa si consumano 2milioni di tonnellate l’anno di cosmetici e ogni giorno ne vengono immesse nell’ambiente 5mila tonnellate. Ma non solo: i cosmetici eco-friendly sono anche più amati dalla nuova generazione di donne che rappresenta il target di riferimento per l’industria della cosmesi e che non può non tenere conto che oggi bellezza è sinonimo di benessere e va a braccetto con il rispetto dell’ambiente e della persona.
Tra i 30 e i 40 anni, in carriera, con un’idea moderna della femminilità e uno spiccato senso etico, secondo l’identikit che ne fa Charlotte Franceries, general manager di Bioethic International, le donne di riferimento per il settore prestano una particolare attenzione ai sistemi economici, sociali e culturali alternativi e alle questioni ambientali. Non è quindi un caso che, secondo i dati della Unipro, l’Associazione italiana delle imprese cosmetiche, tra i comparti in cui regna il segno positivo c’è proprio l’erboristeria che chiude il 2011 con un +3,9%.
Ma se prima la cosmetica ‘green’ era appannaggio delle erboristerie, ora entra a pieno titolo nella profumeria, compresa quella di lusso, come nel caso della Lbf che ha una linea eco-bio certificata.
Che le aziende si siano adeguate ai nuovi modelli, lo dimostra la massiccia presenza di aziende del settore ‘natural’ e ‘organic’ al Cosmoprof 2012, il salone dedicato alla cosmetica e alla bellezza, alla fiera di Bologna fino al 12 marzo: sono più di 90.
Basta fare un giro in fiera per farsi un’idea di quanto la proposta cosmetica ‘al naturale’ sia ricca e anche fantasiosa: si va dai prodotti che non si spalmano, ma si ingeriscono (ad esempio, le pillole di succo di frutta in polvere), alle novità in materia di diete, prima fra tutte la Tisanoreica, vero e proprio stile di vita improntato alla salute e al benessere.
Ma qual è l’esigenza più sentita dalle donne di oggi, più stressate e ‘multitasking’? Senza dubbio quella di far fronte alla stanchezza, fisica e mentale, con prodotti in grado di restituire freschezza. Anche in questo caso la natura ha la risposta pronta. La ricerca L’Oréal ha individuato in un estratto di broccoli, ricco di sulforafano, un ingrediente utile per contrastare i segni di affaticamento.
Così Biotherm utilizza i broccoli giovani per stimolare la produzione di NrF2, una proteina di autodifesa antiossidante, ma anche cellule vegetali, estratti di soia, limoni e canna da zucchero, arance di siviglia e melograno, licopene dei pomodori o grano saraceno per combattere i radicali liberi e rinnovare.
La Kiehl’s, invece, ha individuato nella bacca di açaì, proveniente dalla foresta amazzonica brasiliana, l’ingrediente principale per un super ossidante, al centro di una linea di prodotti al 100% di origine naturale che aiutano a combattere le aggressioni dell’ambiente e a stimolare il naturale processo di rinnovamento dell’epidermide. L’estratto di açaì ottenuto da coltivazione biologica viene utilizzato in associazione con succo di aloe vera, oli essenziali di lavanda e rosmarino, per aiutare la pelle a riparare gli effetti visibili dei danni fisici e ambientali.
E se la cosmetica ha sempre fatto un ampio ricorso a derivati del petrolio, come vaselina e siliconi, che non sono tossici per la pelle, non irrancidiscono, non provocano allergie e rendono le creme gradevoli al tatto e alla vista, bisogna ammettere che non si tratta di una strada sostenibile, perché questi non provengono da fonti rinnovabili.
Una soluzione arriva dalla ricerca messa in campo dalla cosiddetta ‘chimica verde’ che ha già realizzato nuove molecole simil siliconiche, vaseline vegetali e i polideceni, che sono come la vaselina ma non derivano dal petrolio. (fonte: ADN Kronos)