É l’estero la destinazione della maggior parte dei prodotti biodinamici italiani. “A cominciare dalla Svizzera e dalla Germania – afferma Giovanni Buccheri, direttore di Demeter Italia – dove la richiesta di prodotto Made in Italy di alta qualità esiste ed è costante. Questo genera buone prospettive per le aziende biodinamiche italiane”.
In effetti in Italia il numero di aziende biodinamiche certificate Demeter è in costante aumento. “Il trend è positivo – continua – le aziende si stanno accostando al mondo biodinamico. La crescita è merito anche del fatto che Demeter Italia sta iniziando a investire in attività di comunicazione strutturata attraverso tutti i canali come la partecipazione a fiere. Oltre alla presenza a Biofach e Vinitaly, saremo main partner di Terra Madre Salone del Gusto, perché la nostra intenzione è far conoscere al consumattore (ci metto la doppia t per sottolineare il fatto che deve avere un ruolo attivo e non passivo nelle sue scelte) un modo di approcciare l’agricoltura e uno stile di vita che fino ad oggi non ha avuto la visibilità e la dignità che merita, dato l’impegno e il lavoro dei nostri operatori”.
L’auspicio, quindi, è che dopo essersi consolidato sui mercati esteri, il biodinamico conquisti anche i consumatori italiani. “Da trent’anni – sottolinea Buccheri – lavoriamo sulla qualità. Sarebbe bello conquistare il consumattore italiano che è ancora poco recettivo, anche per la ridotta reperibilità del prodotto”.
L’altro tema è quello del prezzo. “A questo proposito – conclude – ricordo sempre che il carrello della spesa del food del dopoguerra rappresentava oltre il 50% della spesa media di una famiglia, oggi siamo al 15-20%. E’ vero che il prezzo è un tema fondamentale però preferisco sempre ricondurlo a una visione molto più ampia di stile di vita e scelta di consumo”.
Elena Consonni