Con il nuovo anno sono in arrivo bollette più salate per l’energia elettrica e scatta subito la polemica: colpa delle rinnovabili?
L’Autorità dell’Energia stima che nel 2012 la spesa media delle famiglie per l’elettricità crescerà del 4,9% arrivando a 467 euro all’anno, a fronte dei 445 euro dello scorso anno. Circa 22 euro in più. In questo scenario Althesys, societa’ di consulenza e di ricerca, stima che circa l’1,8% di questo incremento sia imputabile solo agli incentivi al fotovoltaico.
Inoltre gli esborsi per i ‘certificati verdi’ (che fino al 2007 sono stati assegnati anche alle cosiddette ‘assimilate’ e ai ‘rifiuti inorganici’) ammontano a circa lo 0,5%, per cui la quota totale sale a 2,3% che in euro si traduce in circa 10,3 euro in più all’anno.
Una percentuale, quella del 2,3%, che, precisa Alessandro Marangoni, ceo di Althesys, ”è sovrastimata in quanto comprensiva anche di parte di assimilate’. Se si considerano, dunque, anche i certificati verdi, ‘l’incremento è di circa il 40’.
Ma il punto, aggiunge Marangoni, è che questi certificati fino al 2007 contenevano una quota non modesta, delle cosiddette assimilate come ad esempio, impianti di cogenerazione o di recupero di processi industriali che, dunque, non avevano nulla a che vedere con le rinnovabili. Solo per il fotovoltaico, ‘l’incremento è del 30%, lo stesso che è stato calcolato dalle associazioni di categoria’. Si tratta comunque di un dato parziale.
Ma ecco quanto peseranno sulle tasche degli italiani le energie rinnovabili: dei 22 euro che pagheremo in più quest’anno, circa 8 euro saranno dedicate al fotovoltaico. Secondo le associazioni di categoria, dei 467 euro di bolletta che pagheremo a partire da quest’anno, 32 euro saranno impegnati per incentivare il fotovoltaico. Quanto alle altre fonti rinnovabili, comprese nei certificati verdi come ad esempio eolico, geotermico e biomasse, l’incremento e’ di circa 2 euro all’anno. (fonte: Adnkronos)