Secondo i militari accertatori l’associazione della parola biologico ai colori della bandiera italiana risulta essere immediata e diretta, diversamente dalla meno visibile indicazione “agricoltura UE/non UE” ed è capace di indurre in errore il consumatore anche in ordine al marchio “biologico italiano”, che di recente è stato istituito dall’articolo 6 della legge 23/2022.
L’illecito riscontrato riguarda la violazione di una norma sulle pratiche leali di informazione che prevede che le informazioni fornite al consumatore non debbano indurlo in errore “Per quanto riguarda le caratteristiche dell’alimento e, in particolare, la natura, l’identità, le proprietà, la composizione, la quantità, la durata di conservazione, il paese d’origine o il luogo di provenienza, il metodo di fabbricazione o di produzione”.
Fonte: Il Messaggero