Per il Consorzio VIP Val Venosta non mancano le novità sul fronte del biologico. A tracciare il quadro è Gerhard Eberhöfer (nella foto), responsabile delle vendite area Bio Val Venosta. Il 2018 ha fatto registrare per Bio Val Venosta una raccolta record, non tanto per la resa per ettaro che si è dimostrata nella norma, quanto per gli areali coltivati che sono cresciuti circa dell’8-10%: 620 ettari coltivati nel 2018, 800 quelli nel 2019, e nel 2021 saranno sfiorati i 1.000 ettari.
‘Abbiamo avuto un inizio di campagna abbastanza sottotono – precisa Gerhard Eberhöfer – in quanto il biologico nel 2018 ha registrato una produzione record europea, con grande disponibilità di prodotto sia regionale che Oltremare. In più il clima caldo di novembre non ha incentivato il consumo di mele. Ma sin dalla prima decade di gennaio il mercato è in ripresa, con buoni volumi, ordinativi in aumento e con un prezzo tutto sommato soddisfacente. Siamo lontani dai prezzi dello scorso anno che rimarranno solo nei nostri registri come record di una annata speciale’.
Buona la ricettività del mercato italiano, che per Bio Val Venosta è il mercato principale, mentre è in aumento la richiesta europea, con differenze tra i Paesi dovute alle disponibilità interne dei singoli. Un segnale positivo dai nuovi mercati: i primi container Bio Val Venosta sono partiti verso l’Asia, e precisamente Malesia, Hong Kong, Singapore, con conferme su Dubai, Israele e Brasile.
I piani di decumulo procedono regolari, in linea con una pianificazione realistica che sin dall’inizio ha tenuto conto di tutte le variabili (sovrapproduzione, prodotto da Oltremare e clima autunnale caldo) che hanno rallentato i consumi delle mele.
‘Sono molto ottimista – dichiara Eberhöfer – per il prosieguo della stagione e fiducioso perché Bio Val Venosta può servire sia il mercato italiano che i clienti esteri più importanti per tutti i 12 mesi, con un prodotto eccezionale, dall’ottima qualità intrinseca. Con la Golden arriveremo fino a settembre, con Jonagold e Idared a luglio e con Pinova a giugno. La Gala, la varietà più importante in termini di quantità prodotta, arriverà fino a fine marzo. È partita a fine gennaio con riscontri degni di nota la vendita della Bonita Bio, una esclusiva per l’Europa di VIP e VOG. Kanzi Bio sarà in vendita fino a inizio giugno’.
Ma non è tutto. Il 2019 vedrà un cambiamento logistico strategico fondamentale per Bio Val Venosta: dal mese di settembre tutto il reparto Bio potrà utilizzare una struttura nuova dedicata esclusivamente alla produzione biologica venostana. Bio Val Venosta potrà così consolidare la sua leadership tra i produttori di mele biologiche in Italia e anche in Europa, con una prospettiva di crescita che nel 2021 porterà a circa 1.000 ettari coltivati e 50 mila tonnellate di prodotto. Numeri importanti che richiedono una infrastruttura che garantisca una qualità nel servizio proporzionata ai volumi costantemente in aumento: 12 linee di produzione con un incremento del 60% della capacità odierna di confezionamento, un magazzino automatico in grado di stoccare 18mila bins e una calibratrice totalmente dedicata alle mele bio.
Il nuovo stabilimento di Juval, all’avanguardia in Europa per tecnologia e flessibilità di lavorazione, fornirà ingenti vantaggi a Bio Val Venosta in termini di velocità di risposta alle richieste del mercato e di qualità del servizio per il cliente.