La storia di Fattorie Umbre, produttore italiano specializzato nella realizzazione di Sughi Pronti, Pesti e Salse Vegetali tipiche della cultura culinaria italiana, nasce dalla voglia di sperimentare le ricette. Negli anni, come ci racconta Renato Rovetta, direttore commerciale, l’azienda ha colto l’importanza del biologico, per un consumatore che appare sempre più attento alla qualità. E così la percentuale di produzione biologica dell’azienda registra un aumento già da diversi anni.
– Che prospettive di mercato vi siete posti all’inizio dell’attività di Fattorie Umbre?
“Fattorie Umbre nasce da una lunga esperienza familiare nella produzione di Olio Extra Vergine d’Oliva e dalla voglia di sperimentare le ricette e i piccoli segreti della cucina Locale.
Oggi, ad oltre trent’anni anni dalla fondazione di Fattorie Umbre, la gamma offerta comprende una grande varietà di prodotti tipici Italiani quali Pasta all’Uovo, Strangozzi Umbri, Verdure sott’olio e grigliate, Olio Extra Vergine d’Oliva, Salse e Sughi pronti”.
– Perché, ad un certo punto della vostra storia aziendale, avete deciso di dedicarvi anche al biologico?
“Nasciamo come produttori di prodotti convenzionali ma, a seguito della sempre più elevata richiesta dei consumatori e delle industrie con cui lavoriamo, abbiamo deciso di affiancare anche la produzione biologica”.
– Quali sono i prodotti certificati nel vostro portfolio prodotti?
“Il nostro catalogo commerciale biologico attualmente comprende varie referenze. Una linea di cinque sughi pronti: Basilico, Arrabbiata, Tradizionale, Bolognese vegana con soia, Amatriciana. Quattro salse da bruschetta: Olive Nere, Olive Verdi, Peperoni Piccanti, Carciofi. Quattro pesti: Genovese, Rosso, Cavolo Nero, Verdure Grigliate. Cinque sottoli: Olive verdi “Bella di Cerignola”, Peperoni rustici, Pomodori secchi, Carciofini, Antipasto misto. Per finire, produciamo una salsa DIP, l’ultimo prodotto inserito nella gamma BIO, che si utilizza con le patatine nachos”.
– Quali sono i principali risultati che avete raggiunto in questi anni nel bio?
“Nel corso degli anni la quota delle produzioni bio è aumentata in maniera costante, fino a raggiungere all’incirca un 10%-15% circa del nostro fatturato“.
– Quali sono i vostri canali di vendita?
“Siamo terzisti, produciamo principalmente a marchio privato per le industrie. In questo senso, il Covid ha sicuramente impattato in maniera positiva sui consumi e di conseguenza abbiamo aumentato le nostre produzioni. Abbiamo comunque il nostro marchio Fattorie Umbre che commercializziamo attraverso distributori e catene della Grande Distribuzione”.
– Mi darebbe un ordine di grandezza del fatturato 2021 e delle prospettive che vi aspettate dal 2022, per ciò che riguarda il Bio?
“Annualmente riceviamo sempre più richieste di produzioni Bio. Prevedo un aumento del 3-5% per il 2022”.
– Proviamo a tracciare qualche considerazione su questo segmento: come vedete gli sviluppi?
“Il consumatore è sempre più attento alla qualità. Pensiamo, quindi, che il Bio sarà un elemento fondamentale per le aziende negli anni a venire”.
– E sul fronte sostenibilità come vi muovete?
“Molti anni fa abbiamo installato pannelli solari sul tetto del capannone in grado di produrre all’incirca 100 kw. Questa energia è utilizzata per le nostre produzioni”.
– Guardando al futuro di Fattorie Umbre cosa vede?
“Innovazione di prodotto e tecnologica. Ogni anno investiamo su nuovi macchinari che sono per noi il cuore pulsante dell’azienda e che ci permettono di essere sempre più competitivi e al passo con i tempi”.
Stefania Tessari