Assocertbio, 7 misure per migliorare il sistema di certificazione

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Il Sistema di Controllo e Certificazione del Biologico nel nostro Paese è fra i più avanzati a livello  europeo: oltre a prevedere da tempo un numero medio di controlli annui per ogni operatore superiore  rispetto a quanto avviene in altri Paesi dell’UE, ha introdotto il criterio di valutazione del rischio per la  definizione dei piani di controllo da più di dieci anni rispetto al Reg. UE n. 2018/848 (che l’ha introdotto  a livello UE solo da qualche anno). Tale Regolamento riprende per molti aspetti le regole che gli  Organismi italiani già da tempo si erano dati nell’ambito del Regolamento Tecnico n. 16 di Accredia (oggi  denominato DT16). Inoltre, il successo del Sistema di Controllo e Certificazione del nostro Paese si basa  anche sulla collaborazione e cooperazione con gli altri Attori del Sistema stesso: Accredia (per il  controllo, in particolare, sui requisiti di terzietà e indipendenza degli Organismi di Certificazione),  l’Ispettorato per il contrasto e la repressione delle frodi nell’agroalimentare (ICQRF) del Ministero, le  Regioni e le Province Autonome; una sinergia, quindi, fra il Sistema privato – costituito dagli Organismi  di Certificazione (ODC) per l’attività di controllo presso gli operatori – ed il sistema pubblico – per  l’autorizzazione/delega e la sorveglianza sugli Organismi di Certificazione. È anche grazie alla  cooperazione tra tali attori, infatti, e alle segnalazioni fatte dagli Organismi di Certificazione se sono state avviate delle importanti indagini dalla Guardia di Finanza su presunte frodi nel comparto del  Biologico.

Il Dlgs 20/2018 (noto anche come “Decreto Controlli”) ha disposto degli adempimenti ulteriori sia per  gli Organismi di Certificazione sia per gli Organi di Vigilanza, che, seppure abbiano contribuito ad armonizzare alcuni aspetti, ha determinato un aumento di adempimenti soprattutto di  natura documentale senza che questi si siano tradotti in un ulteriore aumento dell’efficienza del Sistema stesso. Per tale ragione Assocertbio promuove l’adozione e  l’implementazione, presso gli Organismi di Certificazione del Biologico, delle azioni che potrebbero contribuire ad un rafforzamento del sistema, con un beneficio in termini soprattutto di garanzia e trasparenza  ulteriore nei confronti del consumatore finale.

  • UN SISTEMA DI CERTIFICAZIONE PIU’ EFFICIENTE E MENO BUROCRATICO 

Una certificazione troppo complessa e caratterizzata in modo prevalente da adempimenti di natura  documentale rischia di scoraggiare l’ingresso di nuovi operatori nel Sistema del Biologico con la  conseguenza di rendere difficile il raggiungimento degli obiettivi di SAU BIO della strategia Farm To Fork. Assocertbio ritiene che vadano messe in pista delle misure di semplificazione in modo che,  specialmente durante i controlli in loco presso l’azienda, ci sia un maggior equilibrio fra il tempo  dedicato ai controlli documentali e il tempo dedicato alla verifica della conformità alla tecnica di  produzione dell’agricoltura biologica “in campo”. Per tali ragioni l’Associazione

• propone l’implementazione di un “unico circuito aziendale” con alla base il fascicolo  aziendale nel quale, come è noto, sono riportate tutte le informazioni ed i dettagli legati  all’azienda ed alle attività svolte;

• promuove l’implementazione di una “Relazione tecnica a Sistema”;

• auspica fortemente la realizzazione della Banca Dati Transazioni da parte dell’Autorità  Competente (obiettivo non più derogabile visto che gli Organismi di Certificazione sono  in attesa da oltre cinque anni di questa piattaforma, fondamentale per l’ottimizzazione  dei controlli);

• ritiene necessarie sia l’interoperabilità tra le diverse Banche Dati pubbliche esistenti (che faciliterebbe anche il coordinamento tra i diversi Attori coinvolti) sia la possibilità  di accesso per gli Organismi di Certificazione, che dovrebbe essere resa possibile quanto  prima.

I risultati ottenibili sarebbero diversi, come ad esempio:

• dei controlli più tempestivi ed efficaci tramite l’accesso diretto alla Banca Dati  Zootecnica (gestita dal Ministero della Salute) – utile per i controlli sulle produzioni  animali – e al portale dell’olio d’oliva e dei prodotti vitivinicoli sul Sian;

• l’accesso ad aerofotogrammetrie aggiornate in tempo reale e già disponibili presso  AGEA;

• la possibilità, per ogni Organismo di Certificazione, di consultare nella “Banca Dati  Vigilanza” tutte le Non Conformità emesse dagli altri OdC.

  •  FORMAZIONE SULLE TECNICHE DEL METODO BIOLOGICO PER GLI ISPETTORI  

Gli Organismi di Certificazione da tempo si avvalgono della preziosa collaborazione di professionisti per  l’attività ispettiva: crediamo che la formazione sia uno strumento prezioso per il miglioramento del  sistema di certificazione attraverso la qualifica del corpo di ispettori ed auditor; a tal fine ASSOCERTBIO  ha istituito un corso di formazione sulle tecniche del metodo di produzione agricolo Biologico. Crediamo,  infatti, che la conoscenza della legislazione vigente sulla certificazione del Biologico debba andare di  pari passo con la conoscenza delle tecniche di coltivazione, allevamento, trasformazione dei prodotti.

  •  ULTERIORI VERIFICHE SULL’ASSENZA DI CONFLITTI DI INTERESSE DEGLI ISPETTORI 

Il Decreto Controlli prevede già degli adempimenti per quanto riguarda la verifica di assenza di conflitti  di interesse per i professionisti che collaborano con gli Organismi di Certificazione come Ispettori.  L’Autorità Competente ha fornito, negli anni, dei chiarimenti specifici attraverso l’emanazione di  circolari/Note il cui contenuto andrebbe incluso nel Dlgs di prossima pubblicazione (che andrà a  modificare l’attuale “Decreto Controlli”). Premesso ciò, si ritiene che andrebbero messe in campo  ulteriori verifiche per rendere ancora più efficiente il controllo di tale requisito, attraverso ulteriori  controlli a campione sui professionisti e la richiesta di informazioni ai Centri di Assistenza Agricola. Ciò  al fine di verificare e riscontrare le dichiarazioni fornite in merito alla non erogazione di servizi  professionali diversi alle aziende sottoposte al controllo.

  • COSTO DELLA CERTIFICAZIONE 

L’attività di Certificazione in agricoltura biologica richiede l’effettuazione sia di una serie di attività di  controllo (visite in campo, controlli documentali, analisi del terreno /piante/prodotti ecc.) sia l’attività  svolta dal personale degli Organismi di Certificazione e dagli Ispettori: ci proponiamo di effettuare una  analisi del costi adeguati di queste attività al fine di definire un costo minimo rispetto al quale le tariffe  di certificazione applicate dagli OdC dovranno essere superiori.

Riteniamo che questa sia un’altra leva per garantire al consumatore un controllo eseguito in modo  professionale ed efficiente e che sia garantita un’equa remunerazione adeguata alla qualifica e  professionalità richiesta agli Ispettori.

  • STRUMENTI INNOVATIVI PER L’ATTIVITA’ DI CONTROLLO 

Si crede fortemente che, oltre all’accesso al fascicolo aziendale, l’ausilio di nuovi strumenti e tecniche (ad es. il ricorso ad immagini satellitari, sensori, strumenti digitali, test ed analisi innovative) possa  rendere ancora più efficienti i controlli nel Biologico e ridurre il tempo dedicato a controlli documentali  durante le visite in loco, con il vantaggio di poter così dedicare una congrua parte dell’attività di  controllo sul campo alla verifica di aspetti tecnici del metodo di produzione. E’ intenzione  dell’Associazione, quindi, partecipare a progetti di ricerca che abbiano come obiettivi lo studio e lo  sviluppo di tecniche innovative utili anche per l’attività di controllo e certificazione.

  • CONTROLLI RAFFORZATI PER DETERMINATE FILIERE 

L’esperienza pluriennale nell’applicazione del criterio di valutazione del rischio degli operatori, nonché  l’adozione di procedure di controllo specifiche per determinate produzioni, suggerisce l’opportunità di  effettuare controlli rafforzati (anche tramite visite ispettive in loco che possono essere preannunciate o  non preannunciate) al di sopra di determinate soglie critiche di quantitativi (per transazioni con il  medesimo operatore) / numero di capi allevati, in filiere rivelatesi a maggior rischio quali Cereali e  granaglie , Riso, Soia, Girasole, Colza, Pomodoro da industria, Olio di oliva , Mandorlo, Allevamenti  avicoli.

  • MAGGIOR CONFRONTO CON GLI ORGANI DI VIGILANZA E CON ACCREDIA 

Ogni anno ciascuno dei 19 Organismi di controllo attualmente autorizzati sono soggetti a decine di audit  e a diverse giornate di attività di vigilanza. I rilievi riscontrati, sia negli audit per l’accreditamento sia  durante la vigilanza svolta da ICQRF e dalle Regioni e P.A., sono, in totale, nell’ordine di centinaia ma  spesso sono discussi in via esclusiva e direzionale con gli Organismi di Controllo direttamente  interessati: sarebbe, invece, molto utile mettere a sistema le criticità rilevate, riportarle in forma  aggregata ed anonima, in modo che venissero sottoposte ad una discussione collettiva per stimolare sia  il confronto tra le parti (necessario per la crescita del Sistema), sia per stimolare una riflessione (con  una visione complessiva) da parte di tutti i Soggetti del Sistema di Controllo e Vigilanza per ottimizzare  le procedure, e quindi le azioni, dei singoli OdC (pur non essendo questi i diretti destinatari di  determinati rilievi).

Fonte: Assocertbio

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