Anche Roma ha il suo Primo Festival Internazionale di arte e riciclo: RIscARTI, dal 5 al 14 aprile, presso alla Città dell’Altra Economia. Dieci giornate dedicate al tema del riuso e del riciclo con laboratori, proiezioni, spettacoli, esposizione di oggetti e design per affrontare la tematica ambientale attraverso lo strumento privilegiato dell’arte contemporanea.
Artisti emergenti, artigiani, disegnatori e creativi di tutto il mondo, professionisti dell’arte, collettivi, aziende ed enti pubblici, visitatori in generale, sono chiamati a incontrarsi sul tema dell’ecosostenibilità, a dibattere sulla ricerca di vie alternative di metamorfosi di forme e materie, sulla base della valorizzazione positiva del riciclaggio e riuso creativo.
In un mondo dalle risorse sempre più limitate, i materiali e l’energia contenuta nei rifiuti diventano sempre più preziosi. A RIscARTI Festival, l’estetica dello scarto è un modo propositivo di costruire il cambiamento.
Perché Riscarti? RIscARTI – avvertono gli organizzatori – è una piattaforma guidata dall’imperativo che le nuove generazioni crescano con il sogno e necessità di un mondo più sostenibile. Innovazione, tecnologia, arte, educazione, rispetto, cultura, sostenibilità e responsabilità. Questo è il nostro futuro.
Scarti: elementi rifiutati, rimasti alla fine, dopo tutto il resto, facendo attenzione però, che “scarti” in sé contiene la parola arti. Il “RI”, RIduzione dei rifiuti, RIciclaggio della materia e RIuso, nell’ottica chiaramente dello smaltimento dei rifiuti urbani, che rappresentano un po’ ovunque un ingombrante problema.
Un festival intento a ridisegnare l’idea di inutile, di avanzo. L’eccesso e il rifiuto riutilizzati, riqualificando materia e pensieri, vittime della miseria consumistica o del fluire del tempo. La selezione dei progetti, nei quattro differenti ambiti, avviene tramite un concorso. I quattro ambiti del festival sono: Esposizione collettiva di oggetti. Istallazioni e performances. Workshops. Proiezioni e dibattiti. (fonte AIAB)