Appello di Greenpeace per salvare l’Artico

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Appello di Greenpeace per salvare l’Artico, il Polo Nord. Un appello che GreenPlanet condivide al 1.000 per mille, nel contenuto e anche nella forma. Un appello che invitiamo caldamente a sottoscrivere.

Riportiamo da Greenpeace: ‘Negli ultimi 30 anni, abbiamo perso tre quarti della calotta di ghiaccio che galleggia in cima al mondo. Per oltre 800 mila anni, il ghiaccio è stata una caratteristica costante del Mar Glaciale Artico. Si sta sciogliendo a causa del nostro uso di energia sporca da fonti fossili, e in un prossimo futuro potrebbe essere privo di ghiaccio per la prima volta da quando gli esseri umani sono sulla Terra.

Questo sarebbe devastante non solo per le persone, gli orsi polari, i narvali, i trichechi e altre specie che vi abitano – ma per tutti noi. Il ghiaccio in cima al mondo riflette nello spazio molto del calore del sole, contribuendo così a raffreddare il nostro pianeta, stabilizzando il clima da cui dipendiamo per le coltivare il nostro cibo. Proteggere il ghiaccio significa proteggere tutti noi’.

E il bel testo che segue contiene l’appello di Greenpeace a fare qualcosa tutti insieme: “Siamo sul nostro pianeta. Ognuno di noi è influenzato dalla stato di salute dell’Artico: riflettendo i raggi del sole con i suoi ghiacci, l’Artico determina le condizioni meteorologiche e influisce sulla coltivazione del cibo che mangiamo. Ma l’Artico è la frontiera più avanzata del riscaldamento globale – che in quell’area raggiunge trend doppiamente veloci rispetto al resto del Pianeta. E’ anche la nuova frontiera dell’industria petrolifera – uno dei combustibili sporchi e morti, primi responsabili dello scioglimento dei ghiacci. Fermando la nuova corsa al petrolio nell’Artico, stiamo creando le condizioni per un cambiamento radicale nel modo in cui ci approvvigioniamo di energia, accelerando la rivoluzione energetica pulita che alimenterà il futuro dei nostri figli. Sappiamo che stiamo andando contro i Paesi e le aziende più potenti del mondo. Ma uniti abbiamo qualcosa di più forte dell’esercito di qualsiasi Paese o del capitale di qualsiasi azienda. La nostra preoccupazione condivisa per il Pianeta che lasceremo ai nostri figli supera tutti i confini che ci dividono e ci rende – insieme – la forza più potente oggi. Per questo motivo stiamo portando il tuo nome – insieme a milioni di altri – al Polo Nord con la Bandiera per il Futuro disegnata da giovani di tutto il mondo. La bandiera mostrerà che la nostra visione di un pianeta verde, sano e pacifico dipende dall’Artico protetto da tutti noi. Ma la bandiera è solo un simbolo. Porteremo la tua richiesta a ogni leader politico del mondo affinchè prenda posizione sull’Artico. Insieme faremo crescere il nostro movimento e chiederemo alle Nazioni Unite un accordo globale per proteggere l’Artico. 30 anni fa abbiamo lanciato una campagna simile per proteggere l’Antartide. Nessuno pensava che ci saremmo riusciti ma ce l’abbiamo fatta e abbiamo creato una riserva mondiale al Polo Sud. Ora l’Artico ci sta chiamando”.

Secondo Greenpeace “contenere fuoriuscite di petrolio nelle acque del Polo è quasi impossibile ed ogni errore si rivelerebbe potenzialmente fatale per il fragile ecosistema artico. Per trivellare nella regione artica, le compagnie petrolifere devono trascinare gli iceberg lontano dai loro impianti e utilizzare enormi tubi idraulici per sciogliere il ghiaccio galleggiante con acqua calda. Se li lasciamo fare, una catastrofica fuoriuscita di petrolio è solo una questione di tempo. Abbiamo visto i danni terribili causati dai disastri della Exxon Valdez e della Deepwater Horizon – Non possiamo lasciare che ciò accada nell’Artico”.

Greenpeace ha raccolto più di un milione di firme su www.SaveTheArctic.org per chiedere alle Nazioni Unite di dichiarare l’Artico un Santuario Globale, che diventerà un’enorme riserva naturale, protetta per sempre dagli interessi delle compagnie petrolifere. Firma anche tu l’appello.

 

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