Antitrust: il Greenwashing è concorrenza sleale

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Nella relazione annuale pubblicata lunedì, l’Antitrust ha associato, per la prima volta, il concetto di greenwashing a quello di concorrenza sleale, dedicando a questo tema un capitolo a parte.

“Nel luglio 2021  – si legge nel rapporto – è stato istituito un Gruppo di Lavoro per analizzare i rapporti tra politiche della concorrenza e sostenibilità ambientale. La questione della sostenibilità ambientale delle attività umane è di stringente attualità per la grave crisi climatica in atto determinata dal surriscaldamento dell’atmosfera terrestre a causa dell’eccessiva emissione dei cosiddetti gas serra. Essa – se non affrontata rapidamente con misure concrete – comporterà mutamenti irreversibili e imprevedibili sugli equilibri naturali, con conseguenze sociali, politiche ed economiche di enorme portata, come sottolineato anche dal Segretario Generale dell’ONU António Guterre, in occasione della Conferenza delle Nazioni Unite Cop26 che si è svolta a Glasgow nel mese di novembre 2021. L’Unione europea ha dato seguito agli obiettivi di sviluppo sostenibile adottati nel 2015 dalle Nazioni Unite con l’Agenda 2030 for Sustainable Development, avviando l’iniziativa del Green Deal Europeo che si pone l’obiettivo di azzerare le emissioni di gas-serra entro il 2050. Come ricordato dalla Commissione europea, è in questo contesto che si colloca la riflessione circa il ruolo e il contributo della politica di concorrenza nelle profonde trasformazioni economiche verso modalità maggiormente sostenibili da un punto di vista ambientale, in coerenza con l’art. 3(3) del Trattato sull’Unione Europea e dell’art. 11 TFUE”.

Mariangela Latella
maralate@gmail.com

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