Annata produttiva povera per l’olio d’oliva

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Sarà un’annata povera per l’olio d’oliva, che si concluderà, probabilmente con una produzione deficitaria rispetto ai consumi medi degli ultimi anni. Italia e Spagna sono le nazioni che hanno risentito di più dell’andamento stagionale anomalo, mentre la Grecia mantiene il suo solito livello produttivo. La Tunisia torna ai livelli dell’exploit di due anni fa. A sorprendere però sono la crescita di Marocco e Portogallo, nonché la progressione costante della Turchia.

In Italia registra una lieve flessione è la Puglia, calo dovuto soprattutto alla scarsa produzione salentina e alla leggera flessione dell’area subito a sud di Bari. La Puglia, comunque, produrrà circa la metà dell’intera produzione nazionale, ovvero 120 mila tonnellate di olio. Ottima performance in Sicilia, in particolare quella centro orientale. Dopo la scorsa annata difficile la ripresa è netta con una produzione di 40 mila tonnellate. Simile produzione anche per la Calabria, anch’essa in netta ripresa, eccezion fatta per l’area catanzarese. Male e molto male tutto il Centro Italia con le flessioni produttive più importanti sulle regioni tirreniche: Toscana, Lazio e Campania. Lieve ripresa, dopo un’annata disastrosa, per l’Abruzzo, mentre sarà ancora difficile l’annata nelle Marche. Situazione complicata anche sull’altro versante per la Sardegna che dovrebbe essere in flessione dopo l’exploit dell’anno scorso. Situazione discreta in Liguria, con una produzione in lieve crescita rispetto all’anno scorso mentre è scarsa sul lago di Garda.

Nel complesso la produzione italiana oscillerà tra le 230 e le 250 mila tonnellate. Il potenziale produttivo dell’Italia, esplicitato due anni fa, è circa 500 mila tonnellate (474 mila la produzione nel 2015/16), quindi la produzione di quest’anno dovrebbe essere la metà del potenziale. Situazione simile in Spagna.

‘Possiamo approssimare per eccesso – scrivono due esperti come Alberto Grimelli e Marcello Scoccia su ‘L’Arca Olearia’ – che l’intero bacino del Mediterraneo possa produrre 2,5 milioni di tonnellate di olio. E’ noto che il bacino del Mediterraneo rappresenta circa l’85% della produzione mondiale di olio di oliva. Aggiungendo quindi le 375 mila tonnellate di produzione del resto del mondo, arriviamo a una produzione mondiale da 2,875 milioni di tonnellate, comunque deficitaria rispetto alle 2,9-3 milioni di tonnellate di consumi.

In Italia, sulla produzione totale di extravergine di oliva, l’olio biologico ha raggiunto una percentuale non lontana dal 20%. 

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