Arturo Santini è il nuovo presidente di Alce Nero SpA. Lo ha deciso l’assemblea generale riunitasi per l’approvazione del bilancio 2017, che ha anche nominato il nuovo consiglio di amministrazione. Santini è un imprenditore agricolo ed agroindustriale di Cesena, già presidente de La Cesenate Conserve Alimentari SpA e vice presidente di Alce Nero dal 2006. Riccardo Felicetti, amministratore delegato dell’omonimo pastificio di Predazzo (Trento), socio di Alce Nero dal 2011, è il nuovo vice presidente.
Santini succede a Lucio Cavazzoni, che ha guidato la società dal 2000 allo febbraio 2018.
‘La nuova sfida per il nostro gruppo è di continuare a crescere in continuità con i valori che da sempre ci contraddistinguono: lo sviluppo dell’agricoltura biologica e dell’agro-industria di qualità, attraverso la diffusione dei prodotti Alce Nero in Italia ed all’estero’, ha detto Santini dopo la nomina. ‘Ci siamo dati obiettivi importanti in termini di sviluppo di filiere produttive, grazie all’inclusione di nuovi territori e di nuove imprese agricole; ambiamo a traguardi importanti anche in termini di diversificazione ed innovazione di prodotto, che perseguiremo attraverso investimenti in impianti di trasformazione, in persone e competenze, in partnership con altre imprese a noi affini. Tutto questo forti di una leadership costruita in 40 anni di costante dedizione al biologico ed al perseguimento dell’eccellenza del nostro cibo, centrati saldamente sui valori che accompagnano Alce Nero dal 1978’.
Il rinnovo delle cariche al vertice avviene al compimento del quarantesimo compleanno di una società e di una marca leader del settore biologico che si appresta ad affrontare nuove sfide all’interno di un mercato in evoluzione che richiede sempre più autorevolezza ma anche distintività e innovazione. Una scelta che arriva da molto lontano, in alcuni casi da prima che esistessero una certificazione ufficiale, dei fatturati ed un mercato. Quando l’intuizione di una possibilità per il biologico è stata immaginata e costruita da pionieri come Lucio Cavazzoni, apicoltore e presidente di Conapi prima e di Alce Nero poi.
Confermato l’incarico di amministratore delegato del gruppo a Massimo Monti, che ricopre tale ruolo dal 2004. ‘Stiamo vivendo una particolarissima fase di mercato nella quale prodotti e produttori biologici si moltiplicano come non mai in passato, in cui marche importanti del mondo convenzionale, nazionali e multinazionali, stanno sperimentando le prime linee certificate bio e, forti delle loro dimensioni e del loro peso commerciale, si stanno rapidamente distribuendo nei supermercati e negli ipermercati’, ha sottolineato Monti. ‘Con il nuovo CdA e con le nuove cariche sociali Alce Nero ha fatto una scelta di continuità e di coerenza. La nostra forza e la nostra distintività – ha continuato l’ad – sta nel proporre solo ed esclusivamente cibo biologico, da sempre; e sta nell’essere una marca di proprietà di agricoltori che trasformano e vendono direttamente i loro prodotti, mettendoci il proprio nome e la propria faccia. In un mercato che improvvisamente si trova al centro delle lusinghe e delle attenzioni dei grandi colossi del cibo, noi lavoreremo per far sì che Alce Nero resti un’alternativa credibile e di assoluta eccellenza, a guida decisamente agricola e decisamente italiana, per chi vorrà darci fiducia negli anni che verranno’.
Il 2017 di Alce Nero si è chiuso con un fatturato di 78 milioni di euro contro i 74 del 2016, sviluppato all’80% sul mercato italiano. Il gruppo stima per l’anno in corso di consolidare il trend di crescita con un obiettivo di budget che raggiunge gli 84 milioni di euro.
Nella foto, da sinistra: Riccardo Felicetti, Arturo Santini, Massimo Monti