Agriturismi premiati nel weekend di Pasqua

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Nonostante la crisi e le previsioni meteo, per Pasqua la scelta naturale della vacanza in agriturismo per gli italiani è ancora una tra le più gettonate. Il panorama è, però, ‘a macchia di leopardo’.

La domanda è generalmente stabile, anche se continua a radicarsi l’abitudine alle prenotazioni ‘last second’. Premiati, in generale, gli agriturismi con ristorazione: molti per Pasqua e Pasquetta registrano il ‘tutto esaurito’. Le famiglie con bambini sono in testa agli utenti, seguono le coppie con meno di 55 anni. ‘L’osservatorio che abbiamo costituito sul territorio – osserva Cosimo Melacca, presidente di Agriturist (Confagricoltura) – ci conferma che la stagione tiene proprio grazie agli italiani e al food.

Il pranzo in campagna a Pasqua e Pasquetta piace sempre. La crisi si sente ancora e le prenotazioni procedono a rilento. Aspettiamo fiduciosi l’effetto Expo e la spinta al turismo USA che darà il dollaro forte’.

Trend positivo in Calabria dove, per Agriturist, va meglio dell’anno scorso. Presenze italiane con una media 2/3 notti di permanenza. Bene anche la Puglia. Stabili Campania e Sicilia. In quest’ultima regione viene premiato chi ha la ristorazione anche dagli stranieri (4 notti il soggiorno medio per inglesi, olandesi e tedeschi). Costante la domanda in quasi tutte le altre regioni italiane.

In Sardegna il soggiorno medio arriva a 4 notti. Tenuta per la Liguria che, in controtendenza e per la vicinanza al confine francese, registra presenze straniere anche svizzere e tedesche. In Toscana sono anni che la Pasqua non fa la differenza rispetto ad altri periodi. Riprende lentamente e finalmente il turismo Usa.

‘L’agriturismo tiene anche in Lombardia, nonostante la Pasqua sia anticipata e non fa ancora caldissimo, sono in prevalenza gli italiani a popolare le aziende. Tendenzialmente fanno pernottamenti di 2/3 notti, mentre gli stranieri di 4/5 notti. C’è il pienone per i pranzi di Pasqua e Pasquetta e poche prenotazioni nelle altre giornate.

Ancora non si registra l’effetto Expo: probabilmente toccherà aspettare l’estate. Stabile – continua l’osservatorio di Agriturist – anche il Piemonte, anche se le prenotazioni sono in forte ritardo. Clientela tutta italiana. Si spera in un positivo avvio dell’attività primaverile ed estiva, grazie anche al bicentenario di Don Bosco (turismo religioso – agosto), l’esposizione della Sindone (da fine aprile a giugno) e la visita del Papa a Torino il 21 e 22 giugno’.

 

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