Aboca al top per la tutela della biodiversità

Aboca

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Aboca rinnova la certificazione Biodiversity Alliance, ottenendo nuovamente il punteggio massimo di 100/100. È l’unica azienda, dall’introduzione 7 anni fa di questa metodologia di analisi, ad aver raggiunto questo risultato. La certificazione testimonia il grado della qualità biologica dei terreni agricoli e il livello di conservazione della biodiversità. L’attestazione rilasciata da parte di CCPB  – Consorzio per il Controllo dei Prodotti Biologici, ente accreditato dal Ministero per le Politiche Agricole che da oltre 30 anni si occupa di attestazioni di aziende del settore agro-alimentare, nonché uno dei maggior enti certificatori a livello nazionale – fa seguito ad un processo di analisi che coinvolge oltre 6600 aziende.

La healthcare company con sede a Sansepolcro realizza i propri prodotti per la salute 100% naturali a partire dalla materia prima vegetale che coltiva direttamente: nelle rilevazioni a cui si è sottoposta a partire dal 2018, Aboca ha sempre ottenuto un punteggio superiore a 95/100, e già nel 2020 aveva raggiunto i 100/100. Da rilevare che mediamente le imprese ottengono la certificazione con un punteggio di 81/100. 

Le analisi effettuate sui terreni dell’azienda – che gestisce complessivamente 1700 ettari tra Toscana e Umbria, tutti condotti in regime biologico – evidenziano il pieno rispetto di questi principi e testimoniano che la qualità del suolo è addirittura migliorata nel corso del tempo, grazie a un avanzato lavoro di pianificazione, lavorazione e selezione delle colture. Segno di una gestione dei terreni non solo sostenibile, ma addirittura rigenerativa.

La valutazione è condotta sul calcolo dell’indice QBS (Qualità Biologica del Suolo) e nel 2022 ha riguardato nello specifico delle colture in Valdichiana e Valtiberina di biancospino, grindelia, melissa, altea, elicriso e melograno, alcune delle materie prime necessarie alla produzione dei dispositivi medici a base di sostanze e degli integratori alimentari di Aboca. Oltre ai terreni coltivati a piante officinali, sono stati analizzati anche terreni destinati al pascolo di suini e bovini allevati allo stato brado. Aboca da alcuni anni ha infatti introdotto la presenza animale nel proprio sistema agricolo, con l’obiettivo di rendere circolare l’agroecosistema.

In tutte le analisi condotte tramite ispezioni e campionature dei terreni è stato rilevato un altissimo grado di biodiversità: in particolare, è stata riscontrata la presenza di fauna “edafica” (ovvero una fauna del suolo) estremamente ricca, vitale e caratterizzata da un elevato grado di adattamento.

Le tecniche avanzate per preservare la biodiversità

Aboca fin dalla fondazione nel 1978 rifiuta l’utilizzo di pesticidi e OGM. Lungo tutto il ciclo produttivo sono esclusi prodotti chimici e sostanze non biodegradabili. La fertilità dei terreni è conservata attraverso il sovescio, l’impiego di cover crops (coltivazioni intercalari) e l’adozione di tecniche di lavorazione rispettose degli equilibri fisici e biologici del suolo. La produttività del terreno viene preservata anche attraverso le rotazioni colturali, che contribuiscono anche al contenimento fitopatologie (fungine, batteriche e virali) e dei fitofagi specializzati (insetti, nematodi), evitando che possano raggiungere densità tali da apportare danni significativi alle coltivazioni di piante officinali. Nelle coltivazioni viene favorita inoltre la conservazione e il ripristino degli elementi di connettività ecologica (siepi, viali alberati, alberi isolati) in modo da facilitare la permanenza e la diffusione dei predatori di insetti nocivi naturalmente presenti nell’ambiente. Innalzare il livello di complessità del sistema agricolo significa per Aboca preservare la biodiversità e, allo stesso tempo, garantire la resilienza delle proprie attività agricole grazie ai servizi ecosistemici generati dalla biodiversità. Operare in equilibrio con l’ambiente è la base imprescindibile delle attività di Aboca, impegno sancito anche come impegno statutari dell’azienda. Tra le finalità di beneficio comune che Aboca persegue in qualità di Società Benefit, la quarta finalità impegna l’azienda ad operare nel rispetto dell’ambiente e della biodiversità.

L’azienda ha inoltre ricevuto la certificazione B CORP® e in tale ambito è stata premiata come “Best for the world”: il premio è stato assegnato “per l’impegno nel mantenimento del livello di conservazione della biodiversità negli ecosistemi”. In particolare, è stato riconosciuto che il modello di businness di Aboca, improntato al 100% naturale e biodegradabile in tutta la filiera produttiva, previene ed evita l’accumulo di sostanze di sintesi nell’ambiente.

Aboca fa inoltre parte del National Biodiversity Future Center, il centro ha il compito di conservare, ripristinare, monitorare e valorizzare la biodiversità italiana e mediterranea.

“Aboca si conferma un modello di rilievo assoluto nel contesto italiano ed internazionale per quanto riguarda le pratiche agricole, un esempio a livello europeo”, ha affermato Jacopo Orlando, agricultural public affairs manager di Aboca. “Adottare pratiche agricole rigenerative per noi significa non solo evitare di impattiamo sull’ecosistema, ma curare il benessere dell’uomo in ottica One Health”

Fonte. Ufficio Stampa Aboca

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