A Roma primo passo avanti del Testo Unico sul bio

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‘La Commissione Agricoltura della Camera ha adottato il testo unico sull’agricoltura biologica. Si tratta di un primo importante passo per approvare una proposta di legge organica che il settore attende da anni. Nel nostro Paese il comparto del biologico ha un valore complessivo di circa 3 miliardi di euro. Con il testo unico e con il decreto ministeriale, previsto dal Collegato agricolo, che dovrà normare i controlli e le sanzioni per le aziende, si sta delineando un quadro utile a promuovere ulteriormente la crescita del settore soprattutto nei mercati internazionali’.

Lo affermano in un comunicato i deputati Pd Massimo Fiorio e Alessandra Terrosi, primo firmatario e relatrice della riforma. Fiorio poi precisa, in una dichiarazione rilasciata all’agenzia ANSA: ‘Dal mondo del biologico c’era una forte richiesta di istituire un fondo destinato tra l’altro al finanziamento della ricerca nel settore. Con questo testo noi ci occupiamo di questa esigenza e anche di definire i distretti e le filiere bio. Il ministero delle Politiche agricole si occuperà invece con un decreto ministeriale previsto dal Collegato Agricolo di normare i controlli e le sanzioni per le aziende’.

Il Testo Unico porta il titolo: Disposizioni per lo sviluppo e la competitività della produzione agricola e agroalimentare con metodo biologico. La prima reazione è di Giorgio Mercuri, presidente dell’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari: ‘L’adozione del TU è una buona notizia per l’agroalimentare e potrà presto condurre il settore a una razionalizzazione dell’impianto normativo e porre le premesse per uno sviluppo complessivo della produzione biologica del nostro Paese. Auspico che l’iniziativa parlamentare possa seguire con successo l’esperienza maturata lo scorso anno dalla filiera del vino, che ha visto lavorare in maniera coesa i vari soggetti e le sigle di rappresentanza del comparto, riuscendo a pervenire in tempi brevi all’approvazione della legge’.

Per Vincenzo Vizioli, presidente di Aiab-Associazione italiana per l’agricoltura biologica, il testo ‘ha diversi elementi di interesse, innanzitutto la necessità di dedicare fondi certi per l’attuazione del Piano strategico Nazionale (PSN) sul bio. Poi, l’interesse per la formazione e la ricerca e l’attenzione ai distretti bio che sono una delle maggiori innovazioni da noi proposte per lo sviluppo del territorio e che oggi suscitano molti appetiti’. Vizioli sottolinea però anche gli aspetti deboli del testo. Il principale, a suo avviso, è che ‘i fondi in cui pesca sono sempre gli stessi, quelli della cosiddetta tassa sui pesticidi che però, anche se ideati e destinati al fondo per il sostegno e lo sviluppo dell’agricoltura biologica, da diversi anni vengono distorti dai governi’.

Detto questo, ci sono possibilità che già a marzo il TU sul biologico possa avere l’approvazione in aula della Camera. 

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