Milano approfitterà del Fondo Rotativo del Ministero dell’Ambiente per costruire due edifici totalmente green: si darà l’esempio, così, per un nuovo tipo di edilizia che non pesi negativamente sull’ambiente con le dannose emissioni serra. Il progetto vede la ristrutturazione di due palazzi già esistenti, con la costruzione di impianti e nuove aree secondo le leggi dell’ecosostenibilità dettate dal protocollo di Kyoto. Si tratta dello stabile residenziale Erp in via Sestini, nella zona Affori, e della scuola in piazza Axum: per l’ammodernamento dei due palazzi si investiranno 730 mila euro, di cui 717 solo per la residenza di via Sestini.
Per quanto riguarda la zona Affori, si parla di un progetto di isolamento termico delle pareti e di ri-copertura del tetto, per raggiungere una minore dispersione di calore e, così, abbattere l’impatto energetico del palazzo. Per la scuola di piazza Axum, invece, si pensa all’installazione di un impianto fotovoltaico termico per la produzione di energia e riscaldamento al 100% green.
Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, ha chiesto al Fondo Rotativo un contributo di 657 mila euro, ovvero il 90% del totale dei costi, così come previsto dall’accordo tra soggetti pubblici e Stato. Il progetto rientra nell’approvato Piano di Sviluppo 2011-2016, un documento per la riqualificazione urbana del capoluogo lombardo che tenga anche conto delle istanze dell’ambiente e dell’ecologia.
Un piccolo passo per la città della moda che, tuttavia, potrebbe essere davvero significativo. Di certo Milano è vittima perenne degli inquinanti – soprattutto da smog e riscaldamento – e la volontà di realizzare opere a basso impatto di CO2 potrebbe invitare anche altri soggetti privati a seguire lo stesso percorso, grazie anche a dei costi che non si discostano molto da quelli dell’edilizia tradizionale. (fonte: Il Giorno)