Da sempre all’avanguardia nel biologico, la Regione Marche fu la prima in Italia ad adottare un regolamento sul settore nel lontano 1997. Tra i protagonisti e sostenitori di questo pionieristico successo la Cooperativa agricola La Terra e il Cielo della provincia di Ancona, costituita nel 1980 e che oggi conta più di 100 soci conferitoti esclusivamente bio. ‘Core business’ della cooperativa è la pasta. Recentemente è stato registrato il marchio per la farina Taganró (grano antico), che va ad aggiungersi alle varietà già in assortimento, oltre 80, che comprendono quelle a base di farina di semola, ai grani antichi, ai cereali oltre alla linea ‘trafilate al bronzo’.
La filiera interamente integrata verticalmente è il vero punto di forza. ‘Siamo in grado di gestire un prodotto dal campo alla tavola. La nostra materia prima è interamente di origine italiana, per il 90% marchigiana, raccolta e lavorata con metodi artigianali, grazie ad un sistema di essiccazione lenta e costante a temperatura compresa tra i 48 e i 52 gradi; si tratta di una lavorazione che permette di fissare le qualità organolettiche del prodotto conferendo alla pasta un sapore unico’, spiega Marinella Sebastianelli, assistente commerciale per l’Italia, a GreenPlanet.
La Terra e il Cielo non è tuttavia solo sinonimo di pasta; a listino si trovano anche cereali e bevande a base di cereali, legumi secchi, farine e prodotti da forno.
Per la prima volta al BioLife di Bolzano (9-12 novembre 2017) la cooperativa ha presentato in anteprima assoluta (quella ufficiale sarà al Biofach di Norimberga il prossimo febbraio) l’ampliamento della linea Orzo Mondo Torrefatto. Oltre alle tipologie ‘classica’ e ‘all’anice’ sarà aggiunto il gusto ‘liquirizia’ e introdotta la variate ‘Farro Torrefatto Macinato’.
‘Per noi partecipare ad un evento rivolto al consumatore finale è molto importante soprattutto in una fase di transizione come quella attuale, in cui stiamo abbandonando una politica di distribuzione che ci vedeva presenti solo nel canale specializzato, ormai saturo, per entrare anche in GDO’, ha concluso Sebastianelli.
Chiara Brandi