Conor, società del Gruppo Agribologna, leader nella ristorazione con 21 piattaforme distribuite su
tutto il territorio nazionale, lancia la banana a marchio Conor Bio e Fairtrade, per la ristorazione
scolastica. Il percorso che porta alle banane a marchio Conor biologiche e biologiche certificate
Fairtrade costituisce per Conor la gestione del primo prodotto di filiera controllata, dalla coltivazione del prodotto, nella Repubblica Domenicana, alla sua distribuzione.
Con le banane Conor Bio e Fairtrade, Conor crea una nuova storia con i produttori locali, realmente strategica, di garanzia per il consumatore e di concreto sostegno al territorio di riferimento.
“Sentiamo forte l’orgoglio e la responsabilità di aprire un nuovo importante percorso ‘di filiera’. Nel nostro settore, le banane sono il primo articolo di consumo per la ristorazione collettiva e segnano un
importante incremento di anno in anno.” È il commento di Dario Guidi, key account ristorazione collettiva di Conor (nella foto a destra di Angelo Palma, direttore generale dell’azienda bolognese).
“La nostra attività di ricerca – ha continuato – ci ha permesso di selezionare dei produttori in grado di
coltivare una banana con determinati standard qualitativi, che rispondono alle esigenze dei capitolati
di gara della ristorazione scolastica. Le specifiche di prodotto su cui abbiamo lavorato assieme agli imprenditori agricoli sono volte a produrre banane con una grammatura media di 150 g, che guardano al cliente in un’ottica di ‘saving’ e di sostenibilità: fornire un prodotto adeguato evita inutili sprechi”.
“Con le banane Conor Bio e Fairtrade – ha aggiunto Guidi – garantiamo tutto il processo a partire dalla produzione nella Repubblica Domenicana. La regione di riferimento dei produttori Conor è Valverde, precisamente a Santa Cruz De Mao, una sorta di ‘capitale’ della produzione delle banane. La Famiglia Almonte è un produttore serio, affidabile, impegnato nel sociale, che abbiamo accuratamente selezionato, per avere direttamente sotto il nostro controllo tutto il processo, dalla coltivazione su una superficie di circa 1.000 ettari di proprietà, alla spedizione e maturazione”.
Per circa un anno Conor ha importato il prodotto e testato l’affidabilità del produttore, la qualità, il
livello di maturazione e il grado di standardizzazione della referenza. Ora i tempi sono maturi per passare al prodotto a marchio Conor Bio e Fairtrade, realizzato appositamente per il comparto della ristorazione scolastica. “Con questi produttori locali stiamo creando questa nuova storia, realmente strategica per Conor, di garanzia per il consumatore e di serio sostegno al territorio di riferimento”, ha concluso il manager.