C’è chi lavora per un olio di palma sostenibile e sicuro. A Kota Kinabalu (Malaysia) si è conclusa il 15 novembre la 16.ma edizione della Tavola Rotonda annuale di RSPO (Roundtable on Sustainable Palm Oil), che ha ratificato i nuovi standard di certificazione di sostenibilità di RSPO, per garantire una migliore protezione dell’ambiente, sviluppo sociale e economico lungo tutta la catena del valore dell’olio di palma sostenibile.
Tra le misure approvate, criteri avanzati per lo stop alla deforestazione, la protezione delle torbiere, la salvaguardia dei diritti umani e dei lavoratori, insieme al via libera per lo sviluppo di un nuovo standard specifico per i produttori di olio di palma sotto i 50 ettari, che sarà ratificato nei prossimi 12 mesi. Il nuovo standard di certificazione RSPO entrerà in vigore immediatamente e sarà valido per i prossimi 5 anni, con i membri che potranno contare su un periodo di 12 mesi entro cui implementare i cambiamenti richiesti. Lo standard di certificazione RSPO prevede criteri di protezione ambientale e sociale, ed è validato da ISEAL, l’associazione che riunisce gli standard di sostenibilità più autorevoli.
Datuk Darrel Webber, chief executive officer di RSPO, ha così commentato: ‘Il nuovo standard nasce all’insegna della partecipazione della società civile, con consultazioni pubbliche, incontri e 18 eventi di presentazione in 13 Paesi. Si tratta della revisione più inclusiva nel suo genere, e ne siamo particolarmente orgogliosi. Abbiamo dato il via a un programma che mira a rafforzare la trasparenza, aumentare l’implementazione degli standard, potenziare l’utilizzo di olio di palma sostenibile attraverso l’assunzione di responsabilità condivise’.