Arezzo Fiere ha ospitato la diciassettesima edizione del Salone nazionale dell’agriturismo (15-16 novembre). L’agriturismo è un settore da 1,4 miliardi di euro oltre all’indotto e sostiene i territori: in pochi anni questa attività ha salvato oltre 310 mila ettari con destinazione produttiva e ambientale, coltivati, curati e ospitali, con una forte valenza sociale per la creazione di nuova occupazione spesso in Comuni con meno di 5 mila abitanti.
L’agriturismo contribuisce alla crescita e al successo del turismo enogastronomico italiano tanto che i turisti scelgono la meta in base al cibo di un luogo. Secondo Tripadvisor, 8 turisti su 10 scelgono in base alla reputazione che una destinazione o una struttura ricettiva hanno per quanto riguarda il cibo. E anche il 30% delle esperienze di Airbnb sono legate al cibo. E’ quanto è emerso da AgrieTour, appunto il Salone nazionale dell’agriturismo di Arezzo.
Il turismo all’aria aperta cresce più del tradizionale. I dati evidenziano come l’agriturismo cresce più velocemente del turismo in generale, +6-7% degli agriturismi contro un + 4-5% in generale del turismo in Italia. Per quanto riguarda le presenze, aumentano sia gli stranieri, sia gli italiani con un soggiorno medio di 4 giorni. Il comparto ha fatto registrare oltre 110 milioni di presenze. Le strutture italiane sono appetibili soprattutto all’estero e il dato nuovo è la crescita dei Paesi emergenti. Aumenta il numero di chi arriva dalla Polonia, dalla Norvegia e dalla Danimarca. In crescita anche i turisti da Croazia, Cina, Brasile, Russia che si affiancano a mercati consolidati come Germania, Francia, Belgio.
Al Salone di Arezzo prendono parte buyer da tutto il mondo. Gli appuntamenti preannunciano un consolidamento dell’agriturismo italiano nei gusti dei turisti di tutti i continenti anche per le prossime stagioni.