‘I primi esperimenti li facemmo verso la metà degli Anni Ottanta, dopo che nostro padre Gino ebbe sviluppato una sorta di intolleranza ad alcune sostanze chimiche normalmente utilizzate in vigna. Da allora si è fatta davvero tanta strada. Oggi, dopo circa 30 anni, abbiamo raggiunto risultati che credevamo irraggiungibili, pensavamo utopici. Il prossimo obiettivo è puntare su un metodo di produzione biodinamica e sulla biodiversità’.
Sono le parole di Amadio Fasoli, titolare insieme al fratello Natalino dell’azienda Fasoli Gino di Verona, intervistato da Greenplanet a VinitalyBio. ‘In generale, nei prossimi 10 anni – sottolinea – si renderà necessario realizzare un progetto universale tra associazioni, organizzazioni agricole, società civile e amministrazioni locali per ridare vita ad un territorio che, sebbene sia stato migliorato sotto l’aspetto economico, è stato letteralmente massacrato in termini di biodiversità. Il futuro dell’intero comparto sarà florido se ci si prefiggerà un nuovo obiettivo a tutela delle persone e dell’ambiente’.
Presente in 26 Paesi al mondo tra Europa, Cina, Stati Uniti, Canada, Australia e Giappone, dove viene commercializzato tra l’83 e l’85% delle circa 500 mila bottiglie prodotte ogni anno, nel prossimo futuro ‘l’intenzione è di rafforzare – confida Fasoli – le vendite in Nord America e Oriente’. Per quanto riguarda l’Italia, la distribuzione è limitata al canale Horeca, agli scaffali di enoteche di livello e ‘al punto vendita aziendale, nato dalla ristrutturazione dell’antica cantina e del fruttaio, dove un tempo venivano appassite le uve per il recioto San Zeno’.
Infine, commentando la partecipazione al Vinitaly con doppio stand, al padiglione Veneto e all’interno dell’area Vinitalybio, Amadio Fasoli promuove la manifestazione a pieni voti. ‘La fiera di quest’anno mi sembra ottima: organizzata molto bene e con una buona affluenza di pubblico interessato. Rispetto all’edizione 2017 ho notato una maggiore presenza di visitatori esteri, soprattutto orientali. Non conosco i dati ufficiali ma credo ci sia stato un buon miglioramento in termini quantitativi e qualitativi’.
La Fasoli Gino è una storica azienda vitivinicola di Colognola Ai Colli, nel Veronese, giunta ormai alla quarta generazione. Al confine tra le colline di Soave e la Valpolicella, ‘dal 1925 la Fasoli Gino produce vino con passione ed impegno, ridando vita ad antichi saperi ed abbracciando con entusiasmo tutte quelle tecniche moderne d’agricoltura che aiutano a far rivivere il passato’. La cantina produce una ventina di etichette e ha affinato tecniche di lavorazione che abbinano il rispetto della salute e del bio con elevati standard qualitativi.
Chiara Brandi