Sarà la più imponente operazione di promozione della geologia in Italia. Per la prima volta i geologi scenderanno per davvero nelle piazze per parlare direttamente ai cittadini. Il 6 settembre dunque Giornata nazionale sui Geo-Rischi, indetta dal Consiglio Nazionale dei Geologi.
‘Vogliamo dare l’opportunità a tutti i cittadini di conoscere i georischi – afferma il presidente Gian Vito Graziano – dalle alluvioni alle frane, dai terremoti ai vulcani. L’obiettivo è quello di stimolare l’interesse di ogni cittadino e di ogni comunità verso i rischi geologici e di conseguenza verso i temi dell’auto-protezione. Cos’è la geologia?
Quali sono i rischi geologici a cui è esposto il mio territorio? La mia casa è sicura? La strada che percorro ogni giorno per andare al lavoro è sicura? Il mio Comune ha un piano di protezione civile? Conosco i corretti comportamenti da assumere in caso di un evento geologico che colpisca il luogo in cui vivo, lavoro o transito abitualmente? Ecco, queste sono alcune delle domande che vorremmo che ogni persona si ponesse attraverso questa iniziativa. Questa volta saremo noi geologi a scendere per le strade, ad incontrare direttamente i cittadini.
Esporremo le carte geologiche ma anche immagini degli eventi geologici del passato. La gente potrà vedere da vicino gli strumenti di indagine e di studio utilizzati dai geologi e stimoleremo l’interesse verso le tematiche connesse alla geologia. Nelle piazze d’Italia sarà una festa che coinvolgerà bambini e famiglie. Si potrà essere geologi per un giorno ed i più piccoli avranno l’opportunità di partecipare ad attività laboratoriali’.
Scenderanno in campo gli Ordini Regionali dei Geologi con postazioni in alcune delle principali piazze italiane (elenco su www.cngeologi.it).
Giordano traccia il panorama del rischio geologico in Italia. Eccolo: ‘Nel 2014 si sono verificati 211 eventi di frana importanti che hanno causato complessivamente 14 vittime e danni alla rete stradale e ferroviaria. Le Regioni più colpite sono state Liguria, Piemonte, Toscana, Veneto, Campania, Lombardia e Sicilia. La stima della popolazione esposta a rischio alluvioni in Italia è pari a 8 milioni 600 mila abitanti, mentre i beni culturali esposti al medesimo rischio sono circa 28.500 e circa 7.100 le strutture scolastiche.
Il rischio sismico si concentra nella parte centro-meridionale della Penisola, lungo la catena montuosa appenninica, in Calabria e Sicilia ed in alcune regioni settentrionali come il Friuli, parte del Veneto e la Liguria occidentale. Solo la Sardegna non risente particolarmente di eventi sismici.
La popolazione che vive in aree ad elevato rischio sismico è di circa 24 milioni di abitanti pari al 46% degli edifici d’abitazione. L’Italia è altresì fortemente esposta al rischio delle eruzioni vulcaniche. I vulcani attivi, caratterizzati da eruzioni frequenti, sono l’Etna e lo Stromboli. I vulcani quiescenti, la cui ultima eruzione è avvenuta negli ultimi 10 mila anni, sono: Colli Albani, Campi Flegrei, Ischia, Vesuvio, Lipari, Vulcano, Panarea, Isola Ferdinandea e Pantelleria.
I vulcani sottomarini, alcuni dei quali attivi (Marsili, Vavilov e Magnaghi), sono concentrati nel Mar Tirreno e nel canale di Sicilia’.