L’edizione 2014 del SANA, che ha chiuso i battenti martedì 9 settembre ha segnato un netto recupero della manifestazione bolognese rispetto alle ultime edizioni. E’ migliorato il clima generale della rassegna, sull’onda del buon andamento commerciale dei prodotti biologici in Italia e all’estero; sono sicuramente aumentati i visitatori e i contatti d’affari. Un dato che è apparso chiarissimo è l’assoluta prevalenza del prodotto bio trasformato su quello fresco, anche questo in linea con gli andamenti di mercato.
‘Nei giorni di fiera è stato evidente come consumatori e operatori abbiano sempre maggiore voglia di bio’ commenta Fabrizio Piva, amministratore delegato di CCPB. ‘Abbiamo intitolato il nostro convegno di questa edizione ‘Il mercato del biologico come fattore di successo’, e i diversi relatori hanno spiegato come da settore specializzato, il bio sia diventato un’opportunità di innovazione e qualità per l’agroalimentare e l’economia italiana.
Aspettavamo e credevamo in questo rilancio di SANA, ma la cosa interessante è che dai contatti presi in questi quattro giorni in fiera, i consumatori si sono sono mostrati più informati e consapevoli del valore dei prodotti biologici’.
‘Il successo di quest’anno è segnato dal lavoro insieme di tutti gli operatori del settore” afferma Lino Nori, presidente di Consorzio il Biologico: “Può sembrare una banalità, ma da qui dobbiamo partire’.
Soddisfazione, ovviamente, per gli organizzatori e per FederBio, che è partner della rassegna. FederBio ha dato il suo apporto alla buona riuscita degli incontri business che hanno coinvolto imprese di una ventina di nazioni oltre all’Italia, per una settantina di operatori esteri provenienti, tra l’altro, da Australia, Austria, Cina, Danimarca, Germania, Grecia, Honduras, Ungheria, Polonia, Russia, Serbia, Slovenia, Svezia, Svizzera, Spagna, Stati Uniti, Emirati Arabi, Corea.
Ha fatto visita al SANA, in occasione di un convegno organizzato dal ministero dell’Agricoltura, il vice ministro Andrea Olivero con Emilio Gatto, direttore generale per la promozione della qualità agroalimentare. ‘Il biologico non è più un settore di nicchia – ha detto Olivero – ma è diventato uno degli ambiti di traino dell’agricoltura italiana, i dati parlano chiaro e siamo orgogliosi di sottolineare che la crescita riguarda i consumi ed ha anche risvolti positivi per l’occupazione’.
Olivero ha sottolineato come siano necessarie delle scelte strategiche più ampie a livello europeo ed una maggiore consapevolezza delle potenzialità a livello nazionale al fine di consentire un’espansione stabile. ‘La revisione del regolamento sul biologico – ha concluso – costituisce una straordinaria occasione per sostenere al meglio il settore, soprattutto nella stagione di riavvio della politica di sviluppo rurale’.