Un concetto di biologico a 360 gradi, un’idea che va oltre il mero prodotto e si evolve in un nuovo stile di vita. È questa la filosofia alla base di Bio SüdTirol, cooperativa altoatesina nata agli inizi degli Anni Novanta, che coinvolge oltre 200 produttori – ‘testardi e determinati’ – di mele bio della zona. Al Biofach 2018, a Norimberga dal 14 al 17 febbraio, è stato presentato per la prima volta al grande pubblico di professionisti il nuovo logo, frutto di un intenso lavoro e fortemente voluto dal management, affinché fosse più impattante e diretto rispetto ai valori intrinseci di Bio SüdTirol.
‘Il logo – spiega a GreenPlanet Michael Theiner, brand comunication manager – è l’espressione grafica del marchio e il marchio è un pensiero intangibile che viene da dentro e deve essere comunicato al meglio. Per questo motivo il restyling è accompagnato dall’utilizzo di vassoi in carta di erba di origine tedesca ed etichette biodegradabili. C’è molto da fare, per esempio il film delle confezioni è ancora in plastica ma ci stiamo lavorando e siamo sulla giusta strada’. Le brochure e i biglietti da visita dei dipendenti sono in carta di mela. Non solo, i manager indossano giacche in lana realizzate a mano da sarte esperte con materiali locali e fodera personalizzata, in linea con un concetto di eco-sostenibilità verticale e completo.
In termini promozionali, ‘per ora la comunicazione è limitata ad attività sul territorio: solo instaurando un saldo legame con la terra di origine si può pensare di fare un reale salto di qualità. La sfida è portare le nostre mele su scala internazionale e il recente arrivo di nuovi soci ci potrebbe permettere di farlo; entro un paio d’anni le nostre prospettive sono di superare le 40 mila tonnellate di output. Per ora siamo presenti su Facebook con una pagina dove non facciamo solo pura comunicazione istituzionale ma cerchiamo di coinvolgere le persone parlando di cosa accade quotidianamente nei nostri frutteti’.
A settembre, con l’avvio della nuova stagione melicola, è previsto anche il lancio di un nuovo sito web: ‘L’idea – conclude Theiner – è realizzare un portale più onesto, ovvero che mostri foto reali e non aggiustate con photoshop, più chiaro, perché maggiormente esplicativo, e più personale quindi emozionale, che racconti le storie dei nostri soci produttori e delle loro famiglie’.
Chiara Brandi