L’AVPMA, Autorità australiana per gli agrofarmaci e i medicinali veterinari, ha pubblicato sul suo sito internet il riassunto dei risultati preliminari della revisione delle proprietà tossicologiche e ambientali del celebre geodisinfestante Fenamiphos, che in Europa è inserito nella lista delle sostanze approvate sin dall’agosto del 2007. La valutazione ha evidenziato numerose criticità di carattere tossicologico e ambientale, che hanno portato l’autorità a proporre la cancellazione delle autorizzazioni dei formulati attualmente commercializzati in Australia.
Da segnalare che la valutazione tossicologica effettuata dalle autorità australiane è apparsa molto più restrittiva rispetto a quanto operato dagli esperti europei: ad esempio l’Adi (Acceptable daily intake – dose giornaliera accettabile) adottata in Australia è di 0,0001 mg/kg bw/day, contro 0,0008 mg/kg bw/day adottati in Europa (otto volte più restrittiva, anche se è semplicistico ragionare in questi termini).
Nella valutazione sono state segnalate criticità per gli operatori, specialmente con le formulazioni liquide, ma è dal comparto ambientale che sono emerse le maggiori preoccupazioni: alta tossicità, degradazione lenta e tendenza a percolare nelle acque sotterranee sono alla base della richiesta di cancellare tutti gli impieghi del prodotto.
La proposta delle autorità potranno comunque essere discusse pubblicamente sino al 31 maggio e i notificanti potranno presentare nuova documentazione che potrebbe consentire un raffinamento della valutazione del rischio (molte cancellazioni sono state proposte per mancanza di dati e non per evidenze negative) e far mantenere in commercio il prodotto, magari su di un numero limitato di colture ed eliminando le formulazioni meno sicure per l’uomo e l’ambiente.