I rappresentanti di 30 Paesi europei si sono riuniti a Bruxelles dal 5 al 7 marzo 2012 per promuovere presso le istituzioni comunitarie un quadro ispirato alla sovranità alimentare europea, nonché per rilanciare il Piano d’azione di Nyéleni Europa, il Forum Europeo per la Sovranità Alimentare tenutosi a Krems, Austria, lo scorso agosto, dove si sono incontrate oltre 400 persone provenienti da tutto il Vecchio Continente.
La Dichiarazione (‘Il modello di produzione dominante nel sistema alimentare europeo è controllato dagli interessi delle corporation e si basa su concentrazione di potere, monocolture, semi e razze di bestiame brevettati’) e il Piano d’azione sono stati raccolti in un rapporto di sintesi che, insieme a un video che documenta l’esperienza del primo Forum Nyéleni Europa, è stato presentato al Comitato delle regioni nel corso della conferenza ‘Più agricoltori, miglior cibo’ organizzata a Bruxelles dai movimenti che hanno partecipato al Forum Nyéleni Europa e dal Coordinamento Europeo di Via Campesina.
Le organizzazioni italiane hanno portato a Bruxelles il proprio contributo, a partire dai valori dell’agricoltura biologica. ‘Stiamo già mettendo in pratica la sovranità alimentare, ogni giorno, in tutta Europa – ha commentato Andrea Ferrante , per l’AIAB -. Mentre tentiamo di trasformare la politica agricola europea e quella internazionale, stiamo anche lavorando con i consumatori per trovare soluzioni che ci permettano di aggirare il sistema di controllo sul cibo esercitato da multinazionali e Grande Distribuzione Organizzata. E proprio nell’ottica della Sovranità Alimentare ci stiamo già organizzando per produrre, trasformare e distribuire il cibo di buona qualità, locale e sano delle e nelle nostre comunità’.
‘A causa di errate politiche europee, oltre il 20% delle aziende agricole di piccole e medie dimensioni sono scomparse dal 2007 ad oggi in Europa. In risposta a questo fenomeno – ha spiegato Luca Colombo, membro italiano del Comitato Nyeleni Europa – , stiamo assistendo a una moltitudine di iniziative promosse e portante avanti da comunità, agricoltori, cittadini e consumatori che in tutto il continente stanno cercando di preservare un’agricoltura europea ambientalmente e socialmente sostenibile. Siamo qui per dimostrare non solo che abbiamo delle alternative, ma che tali alternative funzionano e che rappresentano soluzioni reali’.
I delegati presenti al Forum Nyéleni Europa sono impegnati ‘a prendere il sistema alimentare europeo nelle loro mani’ (si legge in un comunicato dell’AIAB) e a riportarlo entro criteri ispirati alla sovranità alimentare attraverso i seguenti obiettivi intermedi:
1 – Lavorare per arrivare a un modello di produzione del cibo ecologicamente sostenibile e socialmente giusto, nonché per arrivare a un modello di consumo del cibo basato sull’agricoltura di piccola scala e su sistemi di trasformazione e distribuzione alnternativi;
2 – Decentralizzare il sistema di distribuzione degli alimenti e accorciare la filiera tra produttori e consumatori;
3 – Migliorare le condizioni sociali e di lavoro nel settore agricolo e della produzione del cibo;
4 – Democratizzare il processo decisionale sull’uso dei beni comuni, quali terra, acqua, aria, saperi tradizionali, sementi e bestiame;
5 – Assicurarsi che le politiche pubbliche, a tutti i livelli, garantiscano la vitalità delle zone rurali, prezzi equi per i produttori e cibo sicuro e senza OGM per tutti i cittadini.
Nota: Nyéleni è il nome di una contadina famosa e militante dei diritti delle donne in Mali. Si è trasformata in un simbolo per la Sovranità Alimentare e il suo nome è stato adottato per il primo Forum Internazionale per la Sovranità Alimentare tenutosi proprio in Mali (Africa Occidentale) nel 2007.