Sarà un’edizione tutta dedicata all’ambiente, quella de ‘La corsa di Miguel’ 2012, la tradizionale maratona romana dedicata però a tutti gli sportivi che amano correre ma rigorosamente ‘senza cronometro al polso’. La manifestazione, presentata nella palestra dell’università del Foro Italico e in programma il prossimo 22 gennaio, è organizzata dal Club Atletico centrale, dall’assessorato alle politiche sportive della Provincia di Roma e dalla Regione Lazio.
La novità di questa nuova edizione sarà il percorso ‘Ambientalissima’: tre chilometri, dallo stadio Paolo Rosi a Villa Glori, in cui potrà cimentarsi chiunque, anche chi non corre abitualmente e chi non è ufficialmente iscritto alla maratona. Protagonista della corsa 2012 sarà il tema dell’eco-compatibilità. Niente più rifiuti in strada. E i punti ristoro allestiti durante il percorso saranno rigorosamente realizzati con materiali riciclabili o biodegradabili al cento per cento.
‘Inoltre – spiega Marco Bonarrigo, uno dei fondatori della manifestazione – tutti coloro che arriveranno alla partenza con il trenino delle ferrovie di Viterbo riceveranno un omaggio, oltre alla colazione gratuita servita davanti alla stazione di Roma- Acqua Acetosa. Altre novità rispetto alle precedenti edizioni saranno la corsa ciclistica che partirà un’ora prima, un rinfresco offerto dall’associazione di Don Ciotti a Roma- Formello e un pasta party allestito a Villa Glori’.
Dieci gigantografie racconteranno infine la corsa di Miguel Sanchez insieme a dieci miti dello sport. Tutti i manifesti avranno un codice stampato con il quale si potrà accedere a un video sulla storia dell’uomo a cui la corsa di Roma è dedicata.
‘Un’iniziativa un po’ diversa dalle altre – spiega l’assessore provinciale alle politiche giovanili Patrizia Prestipino – perché non si corre per arrivare primi, non si corre pressati da un cronometro, ma con la voglia di esserci e di dare una piccola rappresentanza sociale sportiva e morale. Lo si fa in una città che oggi sta perdendo il suo senso comunitario e manifestazioni come questa, di alto valore sociale, aiutano a ricostruire il tessuto identitario. E’ un momento di grande sport ma anche di lotta alle ingiustizie: un messaggio per tutti i cittadini romani. L’idea che ci siano atleti disabili ci rende anche consapevoli del fatto che lo sport davvero non conosce ostacoli’.