Organic Summit 2025: una nuova dichiarazione per la produzione biologica in UE fino al 2030

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Si è svolto tra il 18 e il 19 agosto scorsi a Copenaghen l’Organic Summit, importante conferenza sul cibo organizzata dalla Danimarca durante la sua presidenza del Consiglio dell’UE, che ha visto la partecipazione di delegati provenienti da oltre 40 Paesi. La conferenza si è chiusa con la firma di una dichiarazione comune da parte di politici, ricercatori, agricoltori e aziende, un impegno che segna la strada verso l’obiettivo dell’UE di raggiungere il 25% di superficie agricola biologica entro il 2030.

La produzione biologica contribuisce a una maggiore biodiversità, a suoli più vitali, ad acque più pulite, a un miglior benessere animale e a un’impronta climatica ridotta. Per questo l’UE considera il biologico uno strumento fondamentale per raggiungere contemporaneamente molti obiettivi di sostenibilità. È anche il motivo per cui è stato fissato il traguardo del 25% di superficie agricola biologica entro il 2030. Ora, però, servono misure lungo tutta la filiera alimentare per arrivare all’obiettivo.

“Il target del 25% di terreni agricoli biologici entro il 2030 vale per tutti gli Stati membri – inclusa la Svezia. Noi ci eravamo avvicinati a quel livello, ma negli ultimi anni l’estensione del biologico nel nostro Paese è scesa a circa il 18%. La dichiarazione approvata all’Organic Summit arriva dunque in un momento in cui c’è grande bisogno di nuove misure per invertire la tendenza del mercato. Abbiamo firmato il piano e non vediamo l’ora di lavorare per garantirne l’attuazione”, afferma Charlotte Bladh André, CEO di Organic Sweden.

L’Organic Summit di Copenaghen si è chiuso con la firma della dichiarazione da parte di 
rappresentanti di oltre 40 Paesi, tra politici, ricercatori, agricoltori e aziende.

Tre aree prioritarie della nuova dichiarazione

1. Sviluppo dell’agricoltura biologica
  • Politiche che usino la produzione biologica come strumento strategico per raggiungere obiettivi ambientali e di sostenibilità.

  • Sostegni economici che facilitino la conversione al biologico e compensino i benefici sociali che questo porta.

  • Ricerca e innovazione per sviluppare metodi agricoli biologici.

  • Consulenze mirate, in modo che gli agricoltori ricevano aiuti pratici e strumenti per far crescere le loro aziende.

  • Normative aggiornate che tengano conto delle evoluzioni e delle nuove conoscenze.

2. Sviluppo delle imprese del settore biologico
  • Sostegno alle PMI, spesso motore trainante del settore biologico.

  • Regole UE semplificate e minore burocrazia per favorire la crescita delle imprese.

  • Misure di promozione all’export per rafforzare la posizione dell’Europa nel mercato biologico globale.

  • Soluzioni circolari che valorizzino residui e sottoprodotti, riducendo gli sprechi e aumentando l’efficienza delle risorse.

3. Sviluppo del mercato del biologico
  • Maggiore accessibilità: i prodotti biologici devono essere facili da trovare nei negozi, nei bar, nei ristoranti e nelle mense pubbliche.

  • Campagne e informazioni per accrescere la consapevolezza dei consumatori sul valore aggiunto del biologico.

  • Obiettivi misurabili per il settore pubblico e un’etichetta europea “cucina biologica”.

  • Collaborazioni per sviluppare e rafforzare i mercati biologici a livello locale, nazionale ed europeo.

  • Tutela della trasparenza e della fiducia nelle etichette e certificazioni biologiche.

È estremamente positivo aver elaborato una dichiarazione e una roadmap condivisa. Ora è fondamentale che politica, mercato e consumatori percorrono insieme questa strada”, aggiunge la CEO di Organic Sweden André.

Notizie da GreenPlanet

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